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di Alessandro Salvatico
Non sempre le statistiche sono fredde; oltre a dire molto, a volte i numeri danno suggerimenti. Danno la carica, danno le motivazioni....
"di Alessandro Salvatico
"Non sempre le statistiche sono fredde; oltre a dire molto, a volte i numeri danno suggerimenti. Danno la carica, danno le motivazioni. Suggeriscono speranze. Tra il serio e il faceto, tra considerazioni tecniche e numeriche, e semplici pensieri beneaguranti.
"13 (anni). E 6 mesi e 16 giorni. Sono ovviamente quelli trascorsi dall’ultimo derby vinto dal Torino. C’era “Bongioanni Caldaie” sulle casacche, c’era Pastine in porta, c’era Pessotto tra i granata; dei 22 in campo ce ne sono due che giocano ancora (Falcone e Del Piero), e altrettanti tra quelli in panchia (Bernardini e Grabbi), che allora erano 5 per squadra, non 7 come oggi. C’era la guerra in Bosnia, c’era Clinton alla presidenza USA, erano appena entrati in vigore gli accordi di Schengen e le maglie con i numeri fissi ed i nomi per i calciatori. Tanto tempo, comunque. La statistice dice che non può passarne ancora molto senza che succeda.
"4 senza. Non è una specialità di canottaggio, è il filotto delle ultime quattro sfide in cui i granata non hanno messo a segno nemmeno una rete. In precedenza, pur totalizzando un pareggio e due sconfitte, avevano realizzato 7 gol in 3 gare. L’ultima volta la parte bassa della traversa ha evitato di due centimetri che si tornasse a insaccare. Il Torino di quest’anno ha creato 38 occasioni da rete in campionato, l’anno scorso si era a questi numeri poco prima della fine del girone di andata. Sarà meno proibitivo segnare. E poi in attacco c’è un ex.
"2 solamente i superstiti della stracittadina d’andata dello scorso anno sul fronte granata: uno stravolgimento davvero notevole, c’erano solo Natali e Zanetti (entrambi sostituiti) di quelli che scenderanno in campo dall’inizio. Entrò Rubin, e fece paura ai bianconeri: probabilmente stasera sarà titolare. Senza nulla togliere a calciatori comunque di alto livello, un anno fa iniziarono Recoba e Ventola, con Malonga, Oguro e Bjelanovic come alternative; stasera inizeranno Rosina e Bianchi, con Amoruso e Stellone in panchina. Ognuno giudichi come meglio crede.
"0 (zero). I derby vissuti da Gianni De Biasi: strano, per uno che è alla terza annata sulla panchina del Toro. Il primo anno era Serie B, nel secondo la B era per la Juventus, nel terzo arrivò troppo tardi per provarci. E’ la sua occasione: Ranieri l’ha già avuta (e sfruttata), GdB avrà motivazioni superiori a quelle di chiunque altro. Sonetti dovrà trovare un erede, tra gli allenatori vincenti nel derby.
"14 (o 11). E’ la somma dei punti in classifica delle due squadre (rispettivamente con i tre e con i due punti per vittoria). Mai così in basso in graduatoria le due torinesi in oltre cent’anni di stracittadina. Pochissimi, i punti: ci si sarebbe attesi che la sola Juventus a questo punto della stagione avesse totalizzato quel che invece han realizzato le due insieme. Storicamente, il Toro sa sfruttare meglio i momenti di difficoltà: bisogna proseguire in questo solco.
"Continua la serie. 0-4 0-2 0-1 0-0. Cosa bisogna inserire dopo? La serie potrebbe finire qui, dimezzandosi fino allo zero, o potrebbe continuare simmetricamente: 0-0 poi 1-0 2-0 4-0... Ok, forse qui si esagera.
"Buon derby a tutti (a tutti i tifosi granata, ovviamente).
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