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Ne è passato di tempo da quella calda serata del 9 giugno 2010. E ne sono passati di allenatori, dirigenti e soprattutto giocatori. Organici completamente rivoluzionati (per necessità o per scelta) durante l’estate, con il...
Ne è passato di tempo da quella calda serata del 9 giugno 2010. E ne sono passati di allenatori, dirigenti e soprattutto giocatori. Organici completamente rivoluzionati (per necessità o per scelta) durante l’estate, con il risultato che a distanza di poco più di un anno (un anno e tre mesi) gli unici reduci da quella finale playoff risultano essere Ogbonna e Bianchi. Come dire, le colonne su cui si fonda il Torino della più recente fase dell’era Cairo.
Da quel Torino-Brescia tante cose sono cambiate. Tra i punti fermi c’è sicuramente Petrachi, il direttore sportivo con la militanza più lunga sotto il patron alessandrino. Sotto la sua guida tecnica sono passati una miriade di giocatori. Il reparto che è cambiato di più, manco a dirlo, è il centrocampo, solcato da due diverse coppie di centrocampo: Barusso-Genevier prima, De Vezze-De Feudis poi. Sulle fasce si sono alternate in tanti, da Antonelli a Scaglia (ora al Brescia), da Gabionetta a Lazarevic.
(foto di M. Dreosti)
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