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Sale l’attesa per una partita che guarda oltre la classifica. Sulla carta, Torino-Sampdoria non dovrebbe essere molto diversa dalla gara con il Cittadella (le due squadre hanno momentaneamente gli stessi punti), ma tutti...
Sale l’attesa per una partita che guarda oltre la classifica. Sulla carta, Torino-Sampdoria non dovrebbe essere molto diversa dalla gara con il Cittadella (le due squadre hanno momentaneamente gli stessi punti), ma tutti i tifosi aspettano con ansia la gara di questa sera, perché giocare contro la Sampdoria vale più dei soli tre punti.
Sarà Ventura contro Iachini, lo stesso tecnico che sedeva sulla panchina del Brescia due stagioni fa, sarà la sfida tra due decadute nobili del calcio maggiore, sarà la sfida tra due tifoserie che non si sono mai troppo amate. Così, in questo insolito lunedì mattina, Ventura pensa agli ultimi accorgimenti per evitare sorprese, con la squadra in ritiro a Leinì, quasi al completo della forma. Non ci sarà Guberti, che sperava di tornare proprio questa sera, per il quale bisognerà aspettare ancora qualche settimana (il tempo di ritrovare il ritmo partita con la Primavera) e non ci sarà quel Sergio Suciu che all’andata, estratto dal cilindro magico di Ventura si rivelò l’uomo determinante di una gara iniziata male.
La difesa dovrebbe essere recuperata, visto che Ogbonna ha ripreso ad allenarsi in gruppo già a metà settimana, dopo la leggera influenza dei giorni scorsi e l’attacco, ancora una volta, è a rischio abbondanza. Tanti attaccanti, tanti esterni, tutti possibili titolari, con un certo Pasquato sempre più nelle grazie di Ventura che potrebbe entrare a partita in corso, in una delle gare più delicate della stagione. Non è vero che sarà solo la Sampdoria a non aver nulla da perdere, perché anche il Torino non può perdere terreno dalle altre, anzi, dovrà approfittare dei pareggi delle dirette concorrenti per riprendersi nuovamente l’agognato primato.
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