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PRIMO TEMPO. Prima frazione di gara piuttosto noiosa. In generale molto più Padova che Torino. Nei primissimi minuti della partita, tuttavia, il Toro aveva dato segni di essere vivo e presente in...
PRIMO TEMPO. Prima frazione di gara piuttosto noiosa. In generale molto più Padova che Torino. Nei primissimi minuti della partita, tuttavia, il Toro aveva dato segni di essere vivo e presente in campo, soprattutto sulle fasce e soprattutto D'Ambrosio (tra i migliori nei granata) con Scaglia (meno positivo di una settimana fa). È però il Padova più in partita e, dopo una serie di velleitari tiri, riesce a guadagnare un rigore: il positivissimo Di Nardo riesce a sfuggire ad Ogbonna, che lo stende. Rigore ineccepibile, come ineccepibile è la battuta di Di Nardo, che batte potente ma centrale. Morello non si fa ingannare e para il secondo rigore consecutivo da quando è in granata. Il rigore, però, non abbatte il Padova, anzi lo galvanizza, mentre il Toro perde fiducia. Diventano sempre più ficcanti e pericolose le azioni dei veneti, ma sbattono contro l'attenta difesa del Toro e il pregevole Morello, che compie una parata strappa applausi su Di Nardo che colpisce di testa, dopo essere lasciato colpevolmente solo in mezzo all'area. Era già il 44' e solo il fischio dell'arbitro pone fine a questa frazione di gara con poche emozioni (che coinvolgono soprattutto il Padova), ma una gioia per i granata.
SECONDO TEMPO. Non sarà un Toro straripante quello della ripresa, ma perlomeno è una squadra grintosa e vogliosa di centrare il risultato. Forse più con i nervi che con la tecnica, ma Bianchi e compagni scendono in campo con un piglio diverso e grazie a qualche lampo di classe al momento opportuno capitalizzano al meglio le occasioni. Il Padova del finale della prima frazione non si vede più, nonostante i biancoscudati lottino su ogni pallone. Colantuono inserisce Leon per Scaglia e l’honduregno dà maggiore brio alla manovra. La squadra si dispone dunque con quella che in questo momento dovrebbe essere la formazione titolare e si vedono subito i risultati: gli esterni di grande qualità permettono infatti maggiori soluzioni offensive. Così, dopo un tiro di Pestrin a fil di palo, ecco che arriva il gol del vantaggio. Gasbarroni si inventa una giocata strepitosa al limite dell’area e serve Bianchi solo davanti al portiere: 1-0. Il Padova protesta per fuorigioco, ma l’attaccante era in posizione regolare. Il Toro si chiude bene e lascia pochi spazi, nonostante siano i padroni di casa a cercare di fare la partita, senza però rendersi davvero pericolosi. Anzi, sono i granata ad avere l’opportunità di raddoppiare, ma il tiro di Bianchi nel cuore dell’area dopo una veloce ripartenza è telefonato. Colantuno inserisce Barusso per dare maggiore consistenza al centrocampo. Il Padova prova ad attaccare con la forza della disperazione, ma riesce solo a fare pressione in modo poco lucido e il Toro si difende con ordine senza rischiare niente. In contropiede i granata hanno anche l’opportunità di chiudere, ma non riescono ad affondare il colpo del Ko. I biancorossi, però, sono poca cosa e dopo 4 minuti l’arbitro fischia la fine. Arriva un’altra vittoria.
(Foto: M. Dreosti)
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