Pagelle Perugia -Torino

SORRENTINO 7: saracinesca Sorrentino nulla può sul gol ravvicinato di Mascara. Questa volta però, come accadde contro l’Ascoli, non servono miracoli al portierone granata. Fa il suo compito senza sbavature. Nella ripresa più che un calciatore sembra un giocatore di pallacanestro, facendo suoi in presa alta tutti i rimbalzi.

PINGA 7.5: qualcuno cercava l’uomo play-off? Eccolo. Ancora una volta decisivo, pennella un pallone invitante per il gol del raddoppio granata, quello del conte Marazza. Sarà il caldo, che il brasiliano ama, ma con la palla al piede gioca con disinvoltura, come se fosse sulle spiagge del suo Brasile. Nel primo tempo, frenato, marca Mingozzi, limitando la fonte di gioco avversaria. Nella ripresa Zac lo scioglie e lui sale in cattedra.

BALZARETTI 7: questa volta il suo gol, non come il primo in casa contro il Treviso, vale eccome. Il biondo di Grugliasco non si sbilancia, ma al 21’ segue l’azione dell’opposto Carbone, e si fa trovare nel posto giusto al momento giusto quando sia Coly sia Conticchio ciccano il pallone. Poi difende e lotta fino all’ultimo secondo.

MARAZZINA 7: ancora puntuale con il gol. Ne tocca uno di pallone buono e lo mette dentro, segnando così la sua ventesima rete stagionale tra campionato e Coppa Italia. Nel primo tempo, come Pinga d’altronde, rincula a metà campo per dare man forte.

CODREA 6: stavolta non gioca di fino e in maniera essenziale come è abituato di solito. Stavolta randella da stopper di altri tempi, spezzando le trame di gioco degli umbri sul nascere, con una marea di falli tattici, per fortuna mai sanzionati da Farina: diffidato, in caso di giallo, avrebbe saltato il ritorno.

PECCARISI 6.5: non parte bene. Dalle sue parti bazzica un peperino come Floro Flores, che si scambia con Mascara, altro indiavolato. Cresce col passare dei minuti, quando il Perugia alza palloni in mezzo all’area granata. Fa quasi sempre suo lo spazio aereo granata.

MEZZANO 6: Zac lo rispolvera per la finale di andata play-off, dandogli la fascia dal capitano. Poco lucido nella prima fase della gara. Rimedia all’incertezza del primo tempo, nella ripresa.