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TAIBI: chiamato in causa per la prima volta da un lob di Sommese, al 9’ devia alla grande in angolo un pericoloso colpo di testa di Gasparetto. Sicuro nelle uscite, torna a dare ai compagni di reparto quella sicurezza...
TAIBI: chiamato in causa per la prima volta da un lob di Sommese, al 9’ devia alla grande in angolo un pericoloso colpo di testa di Gasparetto. Sicuro nelle uscite, torna a dare ai compagni di reparto quella sicurezza indispensabile per un portiere e per una squadra in lotta per un traguardo importante. 7
NICOLA: comincia giocando molto alto quasi da centrocampista, poi si cala nei panni richiesti dal cuore toro giocando a tutto campo, facendosi pronto alla sovrapposizione tanto con Lazetic che, soprattutto, con Rosina. Sempre pronto sui corner meriterebbe un gol per l’impegno. Lo trova facendo esplodere lo stadio. Si assenta colpevolmente in occasione dell’incursione che porta al rigore. Conclude con un filo di fiato che gli permette di immolarsi su un’incursione di Caridi. 7,5
BREVI: osservato speciale dopo la catastrofica andata, si rende protagonista di una gara attenta non priva di sganciamenti offensivi come quando al 19 st si guadagna l’angolo da cui scaturisce il raddoppio di Muzzi. Cintura platealmente Caridi e soprattutto obbliga Brivio a un tuffo spettacolare sul 2-0. Azzarda anche una discesa al 105’ che conclude con un tiro a lato che gli vale gli applausi della Curva. 7
DOUDOU: spettacolare quanto scomposto, non giocava dall’inizio da una vita eppure non mostra insicurezze né cedimenti. Combatte con ordine e costanza, in modo corretto e pulito senza sbavature fino a quando strattona Poggi. Si ritrova ad affrontare il suo “amico” Graziani con cui inscena un duello di nervi, gomiti e fiato. 7
BALESTRI: subisce il primo fallo della partita, poi gioca a tutto campo. Nella ripresa è fondamentale in difesa dove respinge più di un incursione pericolosa, ma dalla sua parte Sommese non combina nessun pericolo. Compie una partita monumentale fino all’ultimo. 7
LAZETIC: parte bene contrastando e sfornando numerosi cross. Deve vedersela sempre con due avversari con cui ingaggia un duello rusticano. Cambia fascia ma non rendimento. Al 16’ st si beve mezza difesa con una fuga sulla fascia che avrebbe meritato miglior sorte. Le da e le prende senza tradire quel nervosismo che aveva caratterizzato il suo campionato fino a Brescia. 7
Dal 102’ MELARA entra e si fa vedere e sentire in area. 6,5
GALLO: fin da subito calamita una gran quantità di palloni. Gioca da play maker puro, battendo tutti i principali piazzati della gara e gestendo con intelligenza la sfera soprattutto nelle fasi in cui scotta di più. 7
LONGO: è il simbolo del grido “Lotta con onore per il simbolo del cuore” partenza soft, poi comincia a farsi sentire soprattutto in fase di contenimento. Quando decide di alzare il ritmo sono dolori per i mantovani: nasce da lui l’azione che porta al vantaggio granata. Gioca con intelligenza e sacrificio. 6,5
Dal 37’ EDUSEI: si fa sentire prima in area con le buone e le cattive e poi a metà campo. Dopo l’uscita di Lazetic va a destra e lotta con tutto quello che ha in corpo. Si fa sentire soprattutto nell’incandescente finale quando arriva a impegnare Brivio con un destro poderoso da due passi. 7
ROSINA: con lui in campo è un altro attacco. Serve subito Abbruscato, poi un suo sinistro si perde a lato di un soffio. E’ innamorato della sfera e alle sovrapposizioni di Balestri preferisce spesso il lancio profondo, regalando così palla alla difesa ospite. Segna magistralmente il rigore della speranza e va a destra dove vede di più gli affondi di Nicola. Tende ad accentrarsi ma quando lo fa, sono dolori. Ha nel gioco di gambe la sua arma migliore e quando riemerge dalle rare pause, Brivio deve guadagnarsi la pagnotta. Straordinaria la sua fuga in contropiede al 104’ che costinge Notari a un bruttissimo fallo. 8
MUZZI: che non sia in serata lo si vede quando cicca clamorosamente un’apertura di Rosina incartandosi sul pallone. Poi si riscatta concludendo a lato di testa in mischia, servendo bene Abbruscato. Vuole durare il più possibile per questo gioca e lotta più con la testa che con il cuore. Lascia il campo dopo la prova più assennata di una stagione da incorniciare. 7
Dal 18’ st FANTINI: affianca Abbruscato come seconda punta, ci mette un po’ a trovare la posizione ma quando ci riesce torna il Falco travolgente di inizio stagione. Si fa scioccamente espellere per un brutto fallo e per una frase di troppo all’arbitro. 5
ABBRUSCATO: serata molto pop e poco rock per l’Elvis granata. Prima incornata a lato, non sfrutta un servizio in profondità di Lazetic. Un avvìo non facile. Lotta e soffre su ogni pallone, la foga della partita lo porta a commettere uno stupido fallo di mano che il fiscale Farina prontamente punisce con il giallo. Nella ripresa devia fuori un bell’invito di Muzzi e cicca il gol qualificazione. Meglio fa come difensore quando spazza l’area sul 2-0. Quando Fantini si fa cacciare si carica sulle spalle tutto il peso dell’attacco, e nonostante una condizione fisica non ottimale si danna l’anima fino alla fine.7
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