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Pagellone della stagione

di Andrea RosselliVOTO 10: LA MARATONAPatto o non patto, IL sostegno incessante ed incondizionato che la curva più bella del mondo (anche nella versione itinerante) ha riservato alla squadra è stato qualcosa di straordinario, nel senso più...
Redazione Toro News

VOTO 10: LA MARATONAPatto o non patto, IL sostegno incessante ed incondizionato che la curva più bella del mondo (anche nella versione itinerante) ha riservato alla squadra è stato qualcosa di straordinario, nel senso più ampio del termine. Insomma, quest'anno più che mai la Maratona è stata il dodicesimo uomo in campo. E senza mai "dimenticare" Cimminelli. Determinante.

9: RENATO ZACCARELLICi piace pensare che in quel suo pianto finale di domenica ci fosse, oltre ad una dose industriale di autentica gioia, anche una sorta di liberazione. Gliene hanno dette di tutte i colori, ma ciò che conta è che alla fine Lord Brummel ci ha portati in A, facendo vedere a tutti che buonsenso e granatismo non si vendono al supermercato. Al di là dei giudizi sul suo operato, questo è un vero uomo, schiena dritta e testa alta. Uno da Toro.

8: LA SQUADRACerto, il rendimento non è sempre stato all'altezza delle aspettative, anzi. Tante volte ci hanno fatto arrabbiare perché nelle loro "gesta" non si vedeva nemmeno l'ombra del tremendismo granata, e si sa che noi del Toro siamo disposti a perdonare tutto tranne quello. Ma questa promozione così sofferta e voluta, e quella festa finale, così intrisa di vero spirito Toro, ci hanno fatto dimenticare tutte le peripezie. Menzione speciale per Jimmy Fontana, granata vero e grande uomo.

7: I TIFOSI PRESENTI SOLO ALL'ULTIMA PARTITAOk, le attenuanti non mancano, ed esserci stati vale comunque tanto. Ma santo cielo, dove accidenti eravate prima? Nessuno pretende di avere 55 mila spettatori ogni domenica, ma vorremo mica diventare come i gobbi, che vanno allo stadio solo quando la squadra vince? (ok, sono sempre quattro gatti). Assopiti.

6: ROBERTO CRAVEROAlla fine non aveva poi tutti i torti. anzi diciamo pure che ci aveva visto giusto, e lo sapeva bene, ma nonostante questo è stato capace di uscire di scena con straordinaria classe ed eleganza, proprio come faceva quando vestiva i calzoncini corti e portava il pallone lontano dalla nostra area di rigore. E non dimentichiamo le nozze coi fichi secchi dell'estate scorsa.

5: EZIO ROSSISe il Toro è stato promosso in A parte del merito è anche suo, ma con lui in panchina probabilmente non saremmo mai andati in A. In questa sorta di ossimoro c'è tutta la storia di un allenatore che andava semplicemente licenziato al termine della peggior stagione della storia del Toro. Ma sarebbe inutile ed anche poco elegante rivangare i suoi tanti errori: aveva semplicemente perso la bussola, da tempo, ed il cambio è stato provvidenziale. Grazie lo stesso e in bocca al lupo. Inadeguato.

4: FRANCESCO CIMMINELLIUn patron la cui squadra raggiunge l'obiettivo prefissato ad inizio stagione meriterebbe un 8 tondo tondo. Ma stiamo parlando di Cimminelli, l'uomo delle promesse non mantenute (e delle balle colossali, tipo lo scudetto del bilancio: abbiamo visto in questi giorni), per cui urge una media con il voto che merita in assoluto da proprietario del Toro, cioè 0. Ma promettiamo un bel 10 per quando leverà finalmente le tende.

3: RESPONSABILI MARKETING TORINO CALCIOBisognava proprio arrivare alla 46esima partita della stagione per capire che una politica dei prezzi oculata ed intelligente avrebbe portato l'orrendo Delle Alpi a sembrare persino bello, così splendidamente pieno e tinto di granata? Speriamo almeno che questa sorta di "illuminazione" non sia di breve durata. Addormentati.

2: LEGA CALCIOTutti (o quasi) ad elogiare la formula dei playoff, visto com'è andata. Ma il senno di poi, si sa, è una scienza esatta. Di fatto, costringere alcune squadre a terminare la stagione a fine giugno è semplicemente folle, per non parlare di regole cervellotiche tipo i supplementari solo in finale, oppure la "barriera" di 10 punti (perché non 20 o 30?) per la promozione diretta. Anche se non ci riguarda più, speriamo che tra un gioco di potere e l'altro lor signori trovino il tempo di mettere le mani su questa mezza schifezza.

1: ENRICO PREZIOSIFerma restando la presunzione d'innocenza dovuta a chiunque, se le accuse dovessero essere confermate avremmo di fronte uno scenario da museo degli orrori. Perché comprare le partite è disonesto, ma farlo contro una squadra già retrocessa è anche stupido. E tradire la fiducia dei fratelli genoani, reduci da 10 anni di calvario, sarebbe da catalogare come un reato da codice penale, tanto quanto la corruzione. E se le accuse crollassero? Il voto rimane, alla simpatia... Arrogante.

0: GLI JUVENTINISiamo certi che i 500 milioni di miliardi di gobbi scesi in piazza per festeggiare lo scudetto si faranno una ragione di questo voto così basso: loro, è noto, sono abituati ai grandi numeri, specie allo stadio. Patetici.