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Pagellone di fine anno (3° parte)

Redazione Toro News

Concludiamo la nostra carrellata sui reparti del nuovo Toro FC. Dopo aver dato mercoledì i voti alla difesa, ieri al centrocampo, oggi concludiamo con l’attacco. E mister De Biasi.

"Concludiamo la nostra carrellata sui reparti del nuovo Toro FC. Dopo aver dato mercoledì i voti alla difesa, ieri al centrocampo, oggi concludiamo con l’attacco. E mister De Biasi.

"De Sousa 5,5: mezzo voto in più per il gran gol salvarisultato contro il Brescia, ma il giovane ex laziale deve ancora crescere molto. Come personalità, convinzione, cattiveria agonistica. Nessuno discute l’impegno e la generosità, ma per sfondare nel calcio servono anche altre doti.

"Fantini 7,5: la sua collocazione naturale sarebbe stata tra i centrocampisti esterni, ma i guai fisici di Muzzi e (soprattutto) Stellone lo hanno obbligato a reinventarsi attaccante, come non gli capitava da inizio carriera. Con 8 reti è il capocannoniere granata, ha fimato la prima rete del nuovo Toro contro l’AlbinoLeffe e l’ultima del 2005 a Cremona. In mezzo qualche partita normale ma tante altre sopra le righe e diversi gol pesanti. Indispensabile.

"Muzzi 7,5: il tabellino dei gol non è particolarmente ricco, ma le reti segnate dall’ex cagliaritano sono state tutte decisive. Per vincere contro il Vicenza, a Catanzaro, per pareggiare a Cagliari, limitandoci solo alle prime tre. Chi pensava che a 34 anni, reduce da una stagione in cui aveva giocato pochissimo nella Lazio, potesse essere ormai sul viale del tramonto si è dovuto ricredere alla svelta. Ha l’entusiasmo e la freschezza di un ragazzino, ha il piglio del condottiero (ricordate la rimonta contro il Verona iniziata da un suo gol?) e quando si è trovato a reggere l’attacco da solo ha cantato e portato la croce. Acquisto azzeccatissimo.

"Stellone 6,5: la rete segnata contro il Modena è stato forse il gesto tecnico più bello di tutto il girone d’andata granata (e forse dell’intera serie B), ma le precarie condizioni fisiche lo hanno costretto a fermarsi spesso ai box. Da metà ottobre in avanti ha giocato col contagocce eppure la sua presenza è stato comunque determinante. La speranza è che il 2006 possa consentire al Toro di vedere il vero Stellone, sano e in condizione. Così da evitare anche espulsioni sciocche come quella rimediata al 90’ contro il Brescia.

"Campo e Bongiovanni ng: hanno giocato col contagocce, impossibile dare loro una valutazione.

"De Biasi 8,5: merita il voto più alto di tutto, perché quando ha preso in mano il Toro il 3 di settembre non esisteva una squadra ma un’accozzaglia da giocatori. In pochi giorni ha dato un’identità e un’anima alla formazione granata, ha saputo motivare tutti gli elementi, spesso ha vinto le partite con cambi azzeccati e grande coraggio. Perché il suo Toro gioca sempre per vincere, in casa e in trasferta. Benedetto il giorno che il presidente Cairo ha pensato a lui