Tra passato, presente e futuro: Paolo Zanetti torna a Torino per una gara molto delicata. Il tecnico del Venezia ha giocato nel Torino dal 2007 al 2011, con una breve interruzione nella seconda parte di stagione 2009-2010, in prestito all’Atalanta per sei mesi. Ha conosciuto i primi anni della gestione Cairo, parecchio tribolati, con molti cambi di allenatore (Novellino, De Biasi, Camolese, Colantuono, Beretta, Lerda e Papadopulo) e un saliscendi fra la A e la B. Era un centrocampista roccioso (è alto 1,84m), con una buona visione di gioco, che sicuramente l’ha aiutato nella carriera da allenatore. Dopo anni passati in giro per lo Stivale con Empoli, Ascoli, Torino e Grosseto, nel 2012 è sceso in Lega Pro dove ha giocato con il Sorrento e la Reggiana, ma ha appeso gli scarpini al chiodo anzitempo a soli 32 anni in seguito ad uno strappo all’adduttore.
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Paolo Zanetti, dal feeling col Toro alla strada per la salvezza in salita
Il tecnico del Venezia ha giocato nel Torino dal 2007 al 2011, con una breve interruzione nella seconda parte di stagione 2009-2010, in prestito all’Atalanta per sei mesi
LA CARRIERA DA ALLENATORE – Paolo Zanetti inizia a collaborare con lo staff tecnico della Reggiana e nel 2016 è stato promosso allenatore. Rimane in Emilia solo un anno, perché nel 2017 diventa mister del Sudtirol. In Alto Adige guida la squadra ad una grande stagione, terminando al secondo posto del Girone B, utile per accedere ai playoff contro il Cosenza. Zanetti perde la semifinale, ma ottiene comunque il titolo di miglior allenatore della Serie C. L’anno successivo resta a Bolzano ed è artefice di un’altra ottima stagione in cui sarà avversario del Torino nel quarto turno di Coppa Italia. Nel 2019 sale di categoria e in Serie B guida i marchigiani dell’Ascoli. Viene esonerato, ma va a dirigere il Venezia. In laguna, grazie ad un calcio divertente, arriva ai playoff dove sconfigge Chievo, Lecce e Cittadella e poi conquista la promozione in Serie A. Conferma gli ex granata Aramu e Molinaro e con qualche innesto di qualità, come Caldara, ha l’obiettivo di salvarsi.
CADUTA LIBERA - I risultati però non gli danno, almeno per ora, ragione. Nei primi mesi ottiene vittorie di prestigio contro Fiorentina e Roma e riesce a portare a casa un pareggio contro il Toro e la Juve. Si fa notare per la capacità di giocare a viso aperto contro tutte le squadre e per i principi di gioco ben chiari. Ma dall’onorevole sconfitta con l’Inter di fine novembre, porta a casa solo tre pareggi (Juventus, Sampdoria ed Empoli) nelle ultime 10 giornate. Nessuno ha fatto peggio in Serie A nello stesso periodo. Il Toro sabato sera incontrerà, quindi, un Venezia alla ricerca disperata di punti con una panchina non troppo salda. Zanetti resta comunque un tecnico che gode della stima del Torino e per il quale quella granata non è una squadra come le altre. Sarà una partita molto complicata: i ragazzi di Juric sono chiamati alla prova di forza dopo il pareggio con il Sassuolo e la sconfitta in Friuli.
Giacomo Stanchi
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