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Tra un infortunio che richiude le porte appena riaperte di una Nazionale tanto sospirata e un’intesa con Belotti ancora da affinare, Simone Zaza è (si spera ancora per poco) la grande incognita granata di questo inizio di stagione. Cerchiamo di avere qualche rassicurazione in più da parte di chi lo conosce più di tutti, il papà Antonio.
Innanzitutto come sta suo figlio?
Bene, ha avuto un piccolo edema al polpaccio, non è nulla di grave e ritornerà a disposizione del Toro sicuramente per la prossima partita.
Un sospiro di sollievo per tanti tifosi che iniziano ad affezionarsi a lui dopo qualche mugugno per il suo passato bianconero. Simone ha ponderato questo aspetto prima di firmare con il Torino?
Assolutamente no. Simone è un bravo professionista, il suo lavoro è giocare a calcio. Quando era alla Juve pensava alla Juve, ora che è al Toro pensa esclusivamente al Toro. Ve lo garantisco, è un ragazzo d’oro, questi paragoni non lo hanno mai sfiorato.
Come sta andando il suo doppio ritorno: in Italia e a Torino?
Bene, è felicissimo di essere qui. Voleva tornare anche per il discorso Nazionale ed è comunque stato molto contento per la convocazione perché la maglia azzurra è sempre la maglia azzurra. E al Torino sta benissimo, lo ha scelto lui di venire e si trova bene.
Cosa le dice dei suoi nuovi compagni, dell’ambiente?
Ha un rapporto bellissimo con tutti, dal magazziniere di cui si è molto parlato (non lo sapevo nemmeno io, l’ho scoperto solo dopo) a tutti i compagni.
Lei ha capito se Simone giocherà con Belotti o al posto di Belotti?
Non penso al posto di Belotti. Loro due sono molto amici e non c’è nessuna rivalità. Ma è un bel gruppo a prescindere, anche con Iago, grandissimo giocatore, vanno molto d’accordo. Certo, ci è voluto un po’ per apprendere il nuovo sistema di gioco, ma ora va meglio. D'altronde Simone è arrivato alla fine del mercato.
Cosa che Mazzarri ripete molto spesso…
Non è stato facile per lui inserirsi. A Valencia c’era un modo di giocare completamente diverso. Ha avuto qualche difficoltà iniziali, ma le ha superate lavorando molto bene. Parlo di difficoltà esclusivamente a livello tattico.
Com’è il rapporto di suo figlio con Mazzarri?
Mi dice che è felicissimo perché si parlano in continuazione. Mazzarri è una persona molto schietta, molto leale e questo combacia alla perfezione con il carattere di Simone. Vanno molto d’accordo. Patti chiari e amicizia lunga, come si dice, per cui hanno un rapporto molto sincero.
E lei del Toro che opinione si è fatto?
Vedrete che il Torino pian piano salirà in classifica. Ci andrà magari un po’ di tempo, è normale per una squadra che ha cambiato tanto, ma sono sicuro che farà bene.
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