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TURIN, ITALY - OCTOBER 09: Matteo Paro, Assistant Coach of Torino FC, looks on prior to kick off of the Serie A match between Torino FC and Empoli FC at Stadio Olimpico di Torino on October 09, 2022 in Turin, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)
Nella serata di ieri, giovedì 21 marzo, presso la Pro Loco di Casabianca (AT) è intervenuto il vice allenatore del Torino, Matteo Paro, che ha tenuto una conferenza di fronte ad un centinaio di presenti. Il tecnico in seconda dei granata è originario proprio di questi luoghi dell'astigiano e ha ripercorso la sua carriera dagli inizi fino alla chiamata di Ivan Juric che lo ha aggiunto al suo staff per farlo infine diventare il suo fidato braccio destro nonché attuale vice allenatore del Toro. Presenti alla serata anche il presidente del Toro Club Asti, Beppe Mercuri, le autorità locali e Toro News che ha raccolto in esclusiva il racconto di Paro.
Approfittando della sosta Nazionali con un calendario meno impegnato Paro è potuto tornare ad Asti, sua terra d'origine dove ha ancora molti parenti, per ripercorrere le tappe principali della sua carriera sia da giocatore che da allenatore nel corso di questo evento. Il tecnico in seconda dei granata ha svelato un curioso aneddoto: "Non avevo pianificato di iniziare la carriera da allenatore una volta smesso di giocare. Un giorno però Ivan Juric mi ha chiamato e mi ha chiesto di entrare nel suo staff del Genoa. Da lì ho iniziato a studiare molto e continuo sempre ad imparare". Tornando con i ricordi alla sua carriera da calciatore, Paro rivela chi erano i giocatori che più lo mettevano in difficoltà da avversari: "Pirlo era davvero uno dei migliori, con lui la palla la vedevi poco. Anche Seedorf era molto forte sia tecnicamente che fisicamente".
Nel Torino il percorso di crescita dello staff di Juric sta soddisfacendo il braccio destro dell'allenatore croato: "Sono cinque anni che facciamo un buon lavoro tra Verona e adesso Torino, il desiderio è sempre quello di crescere il più possibile". Paro poi dà anche qualche consiglio ai giovani che hanno voglia di emergere e di tentare una carriera da calciatori: "Divertirsi è sempre importante, poi farsi consigliare bene dalla famiglia e dalle persone giuste è molto importante. Io ho perso sei mesi da giovane andando in prestito al Chievo Verona dove però non giocavo mai, questo è un po' il rimpianto della mia carriera. Nel Toro ad esempio siamo molto soddisfatti dei percorso che sta svolgendo Gineitis. Ovviamente anche Buongiorno ha fatto passi da gigante ed è un simbolo".
Il calcio italiano sta cambiando molto e cerca di stare al passo con le altre principali leghe europee dove, soprattutto in Inghilterra, ci sono grandi investimenti di capitali. Paro tuttavia dice di ritenersi soddisfatto: "Secondo me il calcio italiano è in crescita e come competenze e preparazione è molto avanti. Qui ogni allenatore prepara tatticamente molto bene le partite e c'è grande lavoro, questa cosa non avviene ovunque all'estero. Ovvio che poi servono strutture e investimenti adeguati per competere sempre al meglio". In chiusura dell'evento il tecnico in seconda del Torino, prima di concedersi ad una lunga sessione di foto ed autografi con i tifosi e i bambini presenti, ha omaggiato la Pro Loco di Casabianca con una divisa di Duvan Zapata che porta la firma dello stesso attaccante colombiano.
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