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toro
Più che vincere è parso che il Torino oggi non volesse perdere, solo così si può spiegare l’atteggiamento prudente più che rinunciatario che hanno avuto i granata nella prima mezz’ora. Non penso che la tattica sia stata dettata dal gestire un vantaggio che essendo non troppo grande sulle dirette concorrenti mi sa un po’ prematuro difendere, più probabilmente le ragioni sono da ricercare nello stato di forma psicofisica non proprio ottimale del Torino; muovere la classifica dopo la brutta sconfitta col Verona era la cosa più importante.Ho detto più prudente che rinunciatario perché i granata con il pallone tra i piedi aspettavano la mossa degli avversari, mossa che non avveniva un po’ come successe nel primo tempo di Sassuolo; poi quando provavano la giocata i granata venivano sempre stoppati dalle vespe stabiesi che con veloci contropiedi cercavano di far male alla lenta difesa granata. Però se i granata hanno ecceduto nel giro palla da parte dei difensori è perché nessuno degli altri 17 giocatori si muoveva per creare o scoprire spazi nei quali buttare il pallone.La voglia di far bene dei locali però era evidente a e forza di provarci hanno ottenuto il vantaggio meritato, buon per il Toro che alla seconda occasione sia riuscito a pareggiare una partita che si era incanalata su un brutto binario. Da lì in poi poche cose ma quelle poche solo dei granata che nella ripresa si sono parzialmente riavuti dopo il primo tempo giocato in maniera alquanto strana.Molti granata sono parsi al di sotto degli standard visti nelle prime ventinove giornate anche se un leggero miglioramento c’è stato rispetto a lunedì scorso. Il turnover da qui alla fine farà bene a tutti perché permetterà di far riprendere energie sia fisiche che psichiche ai granata che effettivamente hanno dato molto in queste 31 giornate. Non a caso uno dei più brillanti è apparso Sgrigna, l’uomo dalla miglior rapporto minuti-gol che negli ultimi tempi è stato poco impegnato; mi piacerebbe vederlo in coppia con Antenucci che è secondo in questa classifica e che oggi è parso molto più vivace rispetto alle ultime apparizioni…la panchina a volte fa bene alla testa dei giocatori.Nel finale di campionato però la squadra di Ventura avrà due jolly da giocare che potrebbero dare i punti decisivi per vincere le partite e sono Guberti e Pasquato che probabilmente da Pasqua in poi (gioco di parole non voluto) entreranno stabilmente nei quattordici che si giocheranno le partite.Due parole sull’inedita fascia sinistra, anche se Ogbonna e Stevanovic hanno le possibilità di giocarci è fuori di dubbio che le loro migliori partite le hanno giocate rispettivamente al centro della difesa e sulla fascia destra e qui si inserirà anche il recupero di Masiello e Zavagno che potranno dare la possibilità di sostituire Parisi senza stravolgere l’assetto difensivo.Alla fine un punto che per quanto visto mi sa più che equo, non tragga in inganno la partenza sprint dei padroni di casa che una volta segnato non hanno più impensierito Benussi mentre da lì in avanti c’è stato solo Toro anche se in misura minore di come avremmo voluto vedere.
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