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Pecchia supera Mazzarri: il Verona fa quel che dovrebbe fare il Torino

Redazione Toro News

Il confronto / I gialloblù centrano il tono agonistico giusto per novanta minuti, i granata no. E le mosse tattiche del tecnico veronese sono funzionanti

"Verona-Torino è terminata con una meritata sconfitta per i granata e inevitabilmente anche il confronto tra allenatori sorride a Fabio Pecchia, piuttosto che a Walter Mazzarri. Due sono i motivi per cui l'esito della sfida tra gli uomini in panchina si può definire vinto dal tecnico dell'Hellas.

"IL VERONA FA IL TORO - Pecchia, che tra l'altro ha un passato da calciatore del Torino, è riuscito a trasmettere alla sua squadra con maggior efficacia la voglia di vincere e di prevaricare l'avversario, che dovrebbe essere il tratto caratterizzante del club granata. Non era certo facile rivitalizzare la squadra, dopo tre sconfitte consecutive, in un ambiente incline alla contestazione. I veronesi hanno messo in campo più determinazione per novanta minuti, e la differenza è stata sostanzialmente questa, contro un Torino imbelle nei primi 45'. Il tecnico di San Vincenzo, è vero, è riuscito a scuotere i suoi nell'intervallo e nella ripresa i granata sono entrati in campo con un altro spirito. Tuttavia, il risultato finale ha premiato la squadra che più ha voluto la vittoria. Non necessariamente questo deve essere colpa dell'allenatore, essendo i giocatori coloro che, a conti fatti, scendono in campo. Ma se una squadra centra il tono agonistico giusto per tutti i novanta minuti e l'altra no, è evidente che sia un fattore di merito e di demerito per i rispettivi tecnici.

"LE MOSSE TATTICHE - Inoltre, dal punto di vista tattico, i cambi di modulo a gara in corso di Pecchia hanno avuto successo, mentre le mosse di Mazzarri molto meno. Il Verona ha alternato il 4-4-2 di partenza al 4-3-3, rinforzando ora la parte centrale del campo ora gli esterni, e Pecchia è stato premiato dalle buone prestazioni dei subentrati Zuculini, Fossati e Matos. Mazzarri ha inserito finalmente Adem Ljajic al 70', sul risultato di parità, per provare a vincere la partita innestando più qualità nell'ultimo passaggio e nella rifinitura. Il serbo è partito largo a sinistra nel 4-2-4, con licenza di accentrarsi andando a formare una sorta di centrocampo a tre con Rincon e Obi. Solo sette minuti dopo il suo ingresso in campo, però, il Verona ha trovato il nuovo vantaggio. Inefficaci gli inserimenti nel finale di Baselli e Berenguer per Obi e Falque. Il Toro affonda mestamente nel gelo di Verona: non è Mazzarri il primo sul banco degli imputati, ma certamente il duello tra allenatori sorride a Pecchia.