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Pellegri alla prima da ex e non solo: quanti intrecci in Torino-Empoli

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Torino ed Empoli si fronteggeranno questa sera alle 20:45 allo Stadio Olimpico Grande Torino, e per entrambe le squadre sarà una sfida contro il passato
Redazione Toro News

Un match molto importante quello di questa sera: in palio c’è l’accesso agli ottavi di finale di Coppa Italia. A sfidarsi saranno due tra le più grandi sorprese di questo inizio di stagione: da una parte l’Empoli, quinta a 9 punti, ancora imbattuta; dall’altra il Torino, per la prima volta dopo 47 anni capolista in solitaria del nostro campionato dopo cinque giornate, a quota 11 punti. 

Per entrambe le compagini sarà, però, una sfida particolare anche per un altro fattore: è molto elevato il numero di giocatori che hanno fatto il passaggio da una squadra all’altra. L’Empoli, infatti, nel suo organico conta 2 giocatori in prestito (con diritto di riscatto) dal Toro (Pellegri e Sazonov) e 1 che vi ha giocato in precedenza (Gyasi); dal canto suo il Torino conta, per altro fra i titolari della scorsa partita, 2 giocatori acquistati proprio dall’Empoli: Samuele Ricci e Sebastian Walukiewicz. 

Lo scambio in difesa: Sazonov per Walukiewicz 

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Per entrambe le squadre una delle principali operazioni di mercato della scorsa sessione estiva è stata quella del “Maxi-scambio” che ha visto Sazonov e Pellegri passare all’Empoli in prestito con diritto di riscatto e Walukiewicz arrivare in granata a titolo definitivo. Parliamo quindi di un vero e proprio scambio tra difensori, con i granata che hanno guadagnato un giocatore affidabile, a cui Vanoli è dovuto ricorrere a Verona a causa dell’infortunio di Vojvoda, ma che del kosovaro non ha fatto sentire la mancanza, mentre i toscani non hanno neanche avuto la possibilità di far esordire in maglia azzurra il difensore georgiano, che ha subito un infortunio al legamento crociato che lo terrà fuori per un lasso di tempo sicuramente non breve. 

Pellegri: ora o mai più

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Diversa è la situazione di Pietro Pellegri, che, dal suo esordio in Serie A con il Genoa, in tenerissima età, è sempre rimasto un ottimo prospetto, ma mai in grado di esprimere il suo potenziale, complici anche i troppo frequenti infortuni. Ma ora sta bene, e stasera affronterà per la prima volta dopo tanto i granata come avversari: questa partita per lui conta molto. Finora con gli azzurri è subentrato in tutte le partite, ma stasera, complice anche il possibile turnover di D’Aversa in vista del derby, potrebbe trovare una maglia da titolare, e avrà molta fame di farsi vedere e mostrare a tutti, azzurri e granata, quanto vale. 

Emmanuel Gyasi e Torino: parenti alla lontana

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Sempre nell’attacco azzurro troviamo poi un’altra vecchia conoscenza dei granata: Emmanuel Gyasi. Acquistato per le giovanili dalla Pro Vercelli nel 2011, nel 2014 il Toro gli fa firmare il suo primo contratto da professionista, senza, però, mai farlo esordire, passandolo in prestito a Pisa, Mantova e Carrarese. Nel 2016 arriva, poi, il passaggio a titolo definitivo alla Pistoiese, poi allo Spezia, passando dal Sudtirol e arrivando, infine, all’Empoli. Con i toscani l’anno scorso ha fatto 1 gol e 3 assist in 33 partite di campionato, ma quest’anno è partito decisamente meglio: finora per lui 2 gol in 5 partite di campionato, partendo sempre titolare e non venendo mai sostituito da D’aversa, che, evidentemente, crede molto in lui. Stasera probabilmente non partirà titolare, sempre per l’idea che D’Aversa ha di fare turnover, ma anche a gara in corso potrebbe rivelarsi un giocatore pericoloso per la sua velocità e la media realizzativa di questo inizio di stagione: il Torino è avvisato. 

L’esordio e il salto di qualità: Samuele Ricci sfida il suo passato

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L’ex per eccellenza di questo match è, però, Samuele Ricci. Per lui sarà una sfida prima di tutto sentimentale: l’Empoli l’ha preso dal Pontedera che aveva solo 16 anni, l’ha fatto esordire in Serie A e l’ha portato ad essere una grande promessa; con il Toro, Ricci ha esordito in nazionale, sta facendo il salto di qualità e si sta migliorando partita dopo partita, diventato ormai un giocatore cardine di questa squadra. Questo, per il centrocampista toscano, potrebbe essere l’anno della consacrazione: potrebbe diventare uno dei migliori centrocampisti del nostro campionato ed entrare stabilmente nel giro della nazionale. Per questo, e per l’amore che ormai prova per la maglia granata, Samuele questa sera è pronto a sconfiggere il suo passato. 

Articolo a cura di Davide Bonsignore

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