Un talento precoce, forse esploso troppo presto per poter reggere sulle spalle quel titolo di enfant prodige che tutti gli addetti ai lavori e non gli avevano etichettato, una corsa contro il tempo quella del ragazzo genovese nato nel 2001 che fin dal suo esordio a 15 anni e 280 giorni ha dovuto dimostrare di poter reggere il paragone con mostri sacri del nostro calcio. Il destino tra Pietro Pellegri e il Torino si incrocia proprio all’esordio assoluto con il Genoa di Ivan Juric allo Stadio Olimpico di Torino, da allora Pellegri ha bruciato le tappe passando prima al Monaco e al Milan, ma qualcosa andò storto: troppo fragile l’attaccante nato a Genova, troppe partite saltate per via dei soliti infortuni che lo costringono ad alzare bandiera bianca. Il 27 gennaio 2022 però i destini di Pellegri e del Torino si incrociano di nuovo: Juric lo vuole con sé in granata per rilanciare l’attaccante, ormai finito ai margini del progetto del Monaco e dei rossoneri. L’approccio in granata è buono: 15 gettoni nella seconda metà di stagione e un gol contro la Lazio. Il Toro ci crede e riscatta il centravanti dai monegaschi, i granata ci puntano, è lui il sostituto di Belotti, ma anche nella stagione 2022-23 Pellegri viene falcidiato dagli infortuni, clamoroso fu quello proprio allo Stadio Dall’Ara di Bologna in cui Pellegri si infortunò dopo soli 3 secondi dal calcio di inizio. Alla fine della passata stagione il minutaggio per Pietro scarseggia: il dentro-fuori dall’infermeria non aiuta e nemmeno un Sanabria in stato di grazia che lo costringe a sedersi in panchina, così Pellegri si deve accontentare di 18 apparizioni (4 da titolare) e 2 gol.
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Da Bologna a Bologna: lo stop sul più bello, ora Pellegri va a caccia di riscatto
Da Bologna a Bologna: il rilancio con l’Under 21 e i nuovi infortuni, ma il nuovo 3-5-2 lo può rilanciare
—Sembra una maledizione quella che perseguita Pellegri: nell’apice della forma psico-fisica, proprio quando il popolo granata sembra poter finalmente godere dello straordinario talento di quell’enfant prodige che lasciò tutti a bocca aperta, ecco lo straziante infortunio alla 13° giornata contro il Bologna che ferma nel momento migliore. Nel finale di stagione Pellegri si vede a singhiozzo ma contribuisce ugualmente allo score dei granata grazie al gol che mandò in Serie B la Sampdoria chiudendo la partita del Marassi. Nonostante il tramonto della stagione in chiaroscuro, per Pellegri arriva la chiamata dell’Under 21 di Nicolato per l’Europeo di categoria: in azzurro l’attaccante brilla segnando un gol e giocando tutte le partite della competizione da titolare. In questo clima sereno e di speranza si apre la nuova stagione di Pietro Pellegri, finalmente il classe 2001 trova la continuità fisica: fin qui in 12 partite ha raccolto complessivamente 9 presenze, ma solo 2 da titolare, la concorrenza è spietata. Col cambio di modulo al 3-5-2 però Pellegri potrebbe trovare più spazio trovando dunque più minutaggio e potenzialmente più opportunità per sbloccarsi e portare i gol che servono al Torino per scalare la classifica. Da Bologna, quando sembrava pronto a prendersi l’attacco granata ma la maledizione ripiombò su di lui, a Bologna dopo una sosta Nazionali in cui finalmente sta bene e si è sempre allenato con la squadra, Pellegri va alla ricerca del primo gol stagionale.
Simone Napoli
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