Pietro Pellegri non faceva due gare consecutive da ottobre. Inoltre, sembra incredibile a dirsi, ma, fino a giovedì sera, l’unica partita che l'attaccante del Toro ha giocato dal fischio d’inizio al fischio finale in tutta la sua carriera è stata Genoa-Chievo 1-1 del 20 settembre 2017 . Contro la Francia ha bissato questo risultato, andando anche in gol, e ieri con la Svizzera è stato schierato nuovamente dal primo minuto. Il numero 11 del Toro è il centravanti titolare del ct Nicolato e i granata guardano con interesse la sua situazione, anche in vista del mercato estivo che comincerà a breve. Pellegri ha l'occasione di dimostrare al Torino che si può contare su di lui in vista della prossima stagione e non è detto che Vagnati non tenga conto delle sue prestazioni per decidere le prossime mosse di mercato.
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Pellegri rinasce con la Nazionale Under 21, il Toro osserva interessato
Torino, Vagnati e il mercato in attacco: Pellegri chiede spazio
—Il Torino ha faticato moltissimo ad andare in gol quest'anno, soprattutto prima che Sanabria iniziasse a segnare a raffica, divenendo determinante. Juric ha tentato diverse varianti tattiche, tra cui Vlasic falso nove, per ovviare alla difficile situazione, causata anche dai molteplici infortuni che hanno attanagliato l'attacco dei granata. Per queste ragioni è probabile che Vagnati cercherà di mettere a disposizione del tecnico croato una terza punta, ma Pellegri si sta proponendo come una soluzione tattica importante in questo Europeo con prestazioni di qualità che gli hanno fatto meritare la stima di mister Nicolato. Non si può escludere che il dirigente granata possa optare per un profilo di maggiore o minore valore in base alle performance di Pellegri.
Toro, Pellegri è motivato e vuole dimostrare
—Pietro è motivato e sente la fiducia, che spesso gli è mancata in carriera. Ha allontanato i dubbi e le paure, sta lottando con coraggio e ogni giocata diventa un vero e proprio test per le sua tenuta fisica, oltreché per dimostrare le sue qualità. Lo stacco imperioso con cui ha bucato i Blues nella prima gara della competizione può essere un ottimo punto di (ri)partenza per un attaccante che quando c'è stato ha fatto intravedere numeri importanti. I sei anni successivi a quel magico pomeriggio di maggio, in cui segnava la prima rete in A mentre Totti diceva addio al calcio giocato, sono stati, infatti, un vero e proprio calvario con un susseguirsi innumerevole di infortuni. Ma non si sta parlando di un veterano e il ventiduenne Pellegri vuole dimostrare il suo valore, appena intravisto ad inizio carriera. Mercoledì avrà l'ultima partita del girone da dentro o fuori con la Norvegia e poi dopo l'Europeo e le meritate vacanze volerà a Pinzolo per preparare la nuova stagione.
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