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Peres, Immobile, Cerci: quando a mancare è il Toro…

Marco De Rito

Dopo un'esperienza deludente, il brasiliano ritorna al Torino ma non è l'unico...

Bruno Peres è vicino al ritorno al Torino. Si tratta di un film già visto nel capoluogo piemontese nelle ultime sessioni di mercato. Oltre al brasiliano, negli ultimi anni, si sono registrati altri ritorni clamorosi come quello di Ciro Immobile o anche Fabio Quagliarella.

Da qualche anno a questa parte, il Toro non è più il club che svaluta giocatori che altrove avevano reso bene, come accadeva fin dai primi anni di presidenza Cairo. Succede il contrario: chi esplode in granata, ultimamente, fa fatica a esprimersi sullo stesso livello altrove. E qualche volta, come nel caso di Peres ma non solo, decide di tornare indietro. La piazza granata sembra essere diventata un ambiente in cui i professionisti trovano le condizioni per esprimersi al meglio. Si sono quindi create le giuste condizioni per i giocatori affinché trovino le giuste motivazioni per giocare al massimo delle loro potenzialità.

Il ritorno di Ciro Immobile è l'esempio più lampante. L'attaccante si era perso dopo la cessione al Borussia Dortmund ed anche al Siviglia non si era riuscito a ripetere, dopo l'esaltante stagione al Toro nel 2013-14. A gennaio 2016 ritornò nella squadra di Giampiero Ventura. In tandem con Andrea Belotti, riuscì a ritrovarsi segnando cinque reti e trovando la convocazione per l'Europeo in Nazionale nonostante un infortunio che lo fermò negli ultimi mesi. Nel campionato successivo cambiò guida tecnica al Torino e l'attaccante di Torre Annunziata si trasferì nella Lazio.

Stesso discorso vale per Alessio Cerci che al Toro giocò le sue stagioni migliori, dopo la cessione all'Atletico Madrid, il rendimento è calato vistosamento e anche l'ultimo campionato all'Hellas Verona, contrassegnato dalla retrocessione, è stato sicuramente negativo. L'esterno di Velletri l'estate scorsa si è riavvicinato notevolmente ad un ritorno in granata che avrebbe accolto con entusiasmo ma alla fine il Toro decise di declinare l'opportunità facendo altre valutazioni.

Fabio Quagliarella rappresenta un'eccezione. L'attaccante è cresicuto nelle giovanili granata e, in seguito ad una militanza nella Juve, è ritornato al Torino. L'esperienza del giocatore campano al Toro è da divedere in due fasi. Dopo una prima stagione buona, dove disputò 46 gare tra campionato ed Europa League siglando 17 reti. Nell'annata successiva si crearono diversi problemi. Ci furono degli screzi con i tifosi, nati per le sue mancate esultanze dopo i gol alle sue ex squadre. Il clima che si era creato non fu dei migliori e, nella finestra di mercato di gennaio 2017, ritornò alla Sampdoria dove, invece, si sta trovando bene e segna con continuità.