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Perugia-Torino : Il Toro che vorremmo vedere sempre

Alla luce di quel che è successo dopo il 31 maggio, non si può dire altro che la scelta di esonerare Ezio Rossi è stata indovinatissima. Da quando Zac siede sulla panchina granata, il Toro ha infilato cinque vittorie consecutive e quella di...
Redazione Toro News

Alla luce di quel che è successo dopo il 31 maggio, non si può dire altro che la scelta di esonerare Ezio Rossi è stata indovinatissima. Da quando Zac siede sulla panchina granata, il Toro ha infilato cinque vittorie consecutive e quella di Perugia vale mezza serie A.Le scelte iniziali fatte al Curi sembravano discutibili, invece il tecnico-dg ha indovinato tutto. La difesa a tre, ben protetta sugli esterni da Carbone e Balzaretti, ha retto alla grande l’urto delle “torri” umbre, con un Peccarisi che non ha sbagliato un colpo e un Mantovani bravissimo da quando ha preso il posto di Giacchetta. In mezzo al campo un Monumentale Mudingayi e un generosissimo Conticchio hanno retto alla grande l’urto. Poi a fare la differenza ci hanno pensato un Pinga in versione superstar, che se avesse sempre giocato come in questi play-off oggi sarebbe conteso da Real, Manchester e Milan. Il brasiliano ha fatto il bello e il cattivo tempo, regalando gemme di classe purissima. Dai suoi piedi sono partite tutte le azioni importanti, dal suo sinistro è partito il cross che Marazzina ha trasformato (al secondo tentativo) nel gol del 2-1. E a metà ripresa, quando il Perugia stava tentando il tutto per tutto, il buon Zaccarelli ha messo dentro Maniero, che ha saputo far rifiatare la squadra, guadagnando falli e punizioni preziose. Adesso, davanti a un Delle Alpi che viaggia verso l’esaurito (37 mila i biglietti venduti a giovedì sera), bisognerà completare l’opera. Sarebbe un peccato mortale rovinare tutto, compresa l’attesa rivincita sul Perugia, pensando che il più sia stato fatto. Il popolo granata è pronto a fare festa, dopo anni di amarezze, umiliazioni e delusioni. Il traguardo è lì ad un passo, andiamo a coglierlo per godere poi di una lunghissima e dolcissima notte.