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Tutto bene in casa Pescara, o quasi. Nella giornata di ieri, infatti, il disastroso 2-6 subito dai ragazzi di Oddo tra le mura amiche nell'ultimo match contro la Lazio è passato in secondo piano. Il motivo? L'aggressione - più o meno diretta che si voglia considerare - al patron abruzzese Sebastiani che nella notte ha vissuto un'esperienza letteralmente infernale. Alcuni "vandali" - se così possono essere definiti - avrebbero infatti dato fuoco a due delle macchine del presidente biancoazzurro scatenando il panico nella sua abitazione. La situazione, che è tornata alla normalità grazie al tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco, è ora a dir poco critica con Sebastiani che ha già dichiarato che a fine campionato venderà il club.
Questo tipo di eventi - che non solo vanno al di là del calcio ma esulano anche dal semplice buon senso umano - vengono spesso sottovalutati dagli artefici che non prendono in considerazione le conseguenze psicologiche che questi hanno sui giocatori. Ora il Pescara, infatti, si troverà a vivere una "settimana di fuoco" in preparazione alla difficile trasferta di Torino in un clima surreale. Gli allenamenti della squadra saranno blindati e mister Oddo non parlerà nella consueta conferenza stampa pre-partita. Un ulteriore fardello che la formazione abruzzese dovrà portarsi sulle spalle e che certo non gioverà a una stagione già complicata, che ora - visti anche i risvolti extra-calcistici - potrebbe diventare catastrofica. Il Torino è alle porte e per il Pescara già in ginocchio, sarà ancor più difficile rialzarsi.
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