- Calciomercato
- Prima Squadra
- Giovanili
- TN Radio
- Interviste
- Mondo Granata
- Italia Granata
- Campionato
- Altre News
- Forum
- Redazione TORONEWS
Ai microfoni dei colleghi di TMW Radio è intervenuto Gianluca Petrachi. L'ex DS del Torino ha rilasciato alcune dichiarazioni riguardo alla sua esperienza in granata e ha anche commentato alcune delle vicende di calciomercato al centro dei dibattiti in queste settimane come i casi Bremer e Belotti che riguardano il Toro da vicino.
Qual è stata la sua esperienza al Torino e alla Roma?
"Torino è stato un percorso, il Toro navigava in cattive acque ma è stato un percorso fatto di sacrifici e fatica. Non è stato semplice seguire le mie idee. Si fa fatica a lavorare con Cairo, perché determina nelle sue aziende e prendermi il mio spazio non è stato facile. Ho imparato tanto, mi è servito per crescere. Nelle mie gestioni il Torino è arrivato in Europa League, rispettando sempre il Fair Play Finanziario. Ci siamo arrivati a certi risultati con idee e competenza. Ci siamo presi delle soddisfazioni. Poi è finito un percorso e ho deciso di andare via, e si è creata frizione col presidente, che non comprendeva la mia voglia di andare via. Però poi mi sono buttato a capofitto nella realtà di Roma, che è importante. Volevo la Roma perché mi ha sempre affascinato come ambiente. A loro modo, sia Torino che Roma sono dei club forti dal punto di vista emotivo. Alla Roma non ho trovato chi mi aiutasse a far crescere il club e se non hai una società forte che ti sorregge, sei destinato a crollare".
Zaniolo e Bremer rimangono a Roma e Torino?
"Non lo so. Credo che Zaniolo alla Roma ci sta bene, non so se il ragazzo o la società hanno idee diverse. Credo che sia un giocatore importante, spero torni al 100%. Ad avercene di giocatori come lui, cambiano gli equilibri. Fossi la Roma, lo terrei tutta la vita. Bremer? È stato riconoscente rinnovando col club, ha grandi valori. Se vuole fare il salto, spero che il Torino glielo faccia fare perché se lo merita".
Belotti poteva essere gestito diversamente?
"C'era già qualche crepa prima che me ne andassi. È un ragazzo di grandi valori comunque. Non so poi come si è evoluta la situazione".
Il suo futuro potrebbe essere a Salerno?
"Dalla Salernitana non mi ha mai chiamato nessuno. Ho avuto un confronto con il presidente del Verona qualche mese fa e ho detto che avevo preso degli impegni per lavorare in un club italiano. Forse a breve ci saranno novità. Mi sarebbe piaciuto lavorare con Gattuso, è uno vero come me. Poteva lavorare tranquillamente in Italia, peccato sia andato all'estero".
È amico di Conte, vorrebbe lavorare con lui?
"Prima o poi capiterà che lavoreremo insieme, perché parliamo la stessa lingua. È stato bello qualche piccolo approccio avuto, spero arrivi".
© RIPRODUZIONE RISERVATA