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Foto Lapresse/Ufficio stampa Torino FC
Nei giorni scorsi una conferenza stampa straordinaria indetta da Ivan Juric ha fatto molto discutere in casa Torino. L'allenatore croato ha voluto aprirsi di fronte alla stampa e soprattutto ai tifosi, in merito a quelli che sono i suoi intenti per il futuro prossimo della squadra dal momento che il suo contratto è in scadenza il prossimo 30 giugno. Una società di Serie A necessita quanto più possibile di una pianificazione attenta a precisa per riuscire a lavorare al meglio possibile e cercare di ridurre gli imprevisti. Tuttavia la presa di posizione del tecnico granata mette un po' il Torino di fronte alla possibilità di lasciare in sospeso a lungo tutti i discorsi per la guida tecnica futura.
Nel corso della sopracitata conferenza stampa straordinaria, Juric ha risposto in maniera molto netta ad una domanda rivoltagli in merito alla pianificazione tecnica della società granata: "Non lo so, sicuramente in questo mercato non c'era la possibilità di fare di più, il presidente era stato chiaro. Abbiamo fatto il possibile con i prestiti. Comunque quando sono venuto mi hanno contattato a fine campionato, non è che già sapevano di prendere Juric. Il Toro prima si doveva salvare. Non credo che ci sia un problema specialmente per Vagnati che deve pianificare". L'allenatore di Spalato sostiene quindi che il club sarà in grado di sapersi programmare anche una volta conclusa la stagione, come capitato nell'estate 2021 quando Urbano Cairo bussò alla sua porta una volta che Davide Nicola riuscì a garantirgli la permanenza nella massima serie grazie alla salvezza raggiunta ma per nulla scontata. Ovviamente per un club come il Torino giocare in Serie A o in Serie B fa tutta la differenza del mondo, al pari del partecipare o meno alle coppe europee, ovvero il nocciolo della questione che peserà nettamente nella decisione di Juric per vederlo proseguire la sua avventura all'ombra della Mole.
In risposta alla conferenza stampa dell'allenatore croato, ha rilasciato alcune dichiarazioni anche il patron Cairo. L'imprenditore alessandrino vuole proseguire con Juric dopo questo triennio in cui la sua squadra è cresciuta: "È una dichiarazione di una persona che crede nella sua squadra e che ha un obiettivo di crescita dopo due anni comunque soddisfacenti. Crediamo tutti in questo passo avanti, cercheremo di fare tutti il massimo anche per tenerci Juric anche l'anno prossimo". In questo scenario di attesa rimane però evidente il fatto che il Torino possa restare in una sorta di limbo nel quale si vede bloccato a metà strada tra il rinnovare il contratto del suo allenatore qualora decidesse di rimanere grazie ad una qualificazione europea e il voltare pagina affidandosi ad una nuova guida tecnica. Come confermato dallo stesso tecnico ex Genoa e Verona, non sarebbe la prima volta che la società di Urbano Cairo decide di programmare una stagione dopo che è terminata quella precedente, sebbene in questo caso ci sia ancora il chiaro desiderio della dirigenza di voler continuare a vedere Juric seduto sulla panchina granata. Per far luce su questo futuro sarà quindi necessario attendere il mese di giugno, con la fine dei campionati fissata per domenica 26 maggio.
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