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toro
di Gianluca Sacchetto
Come un pendolo che oscilla. Questo lo stato d’animo di molti tifosi granata dopo ogni partita dell’era Camolese. Avvilimento per le gare perse contro...
"di Gianluca Sacchetto
"Ciò che è mancato domenica, al cospetto del Siena, è stata la cattiveria in momenti cruciali della gara, l’incapacità di chiudere i conti prima del triplice fischio. Dopo la rete di Bianchi al 10’, mai il Toro aveva incanalato sui giusti binari la partita così presto durante questa stagione, i granata hanno sfiorato il raddoppio in più circostanze, senza però riuscire a concretizzare la mole di lavoro creata. Una pecca che dovrà essere superata nelle ultime gare, in quanto ben difficilmente le prossime avversarie regaleranno al Toro tante occasioni per andare in rete.
"Ritrovato uno splendido Bianchi, Camolese ha ora bisogno di tutti i suoi interpreti, in questo momento più che mai. Anche del miglior Rosina, che quest’anno non ha ancora segnato su azione. L’ultima sua rete fu a Livorno l’11 maggio 2008, un gol che regalò la salvezza. E visto che domenica si gioca in terra toscana e che il Toro ha un bisogno fondamentale di punti per restare in A, l’auspicio di tutti sarebbe proprio una sua perla. Magari tentandoci anche con qualche tiro da fuori, che ancora una volta è mancato domenica pomeriggio. Se si escludono Bianchi e Dzemaili, il primo vicino al secondo eurogol dai trenta metri e lo svizzero su punizione, nessun altro ha provato ad impensierire Manitta dalla distanza. Una potenzialità da sfruttare meglio nelle ultime cinque gare.
"Ripartire, quindi, dall’importantissima vittoria raccolta contro il Siena, ma con la voglia di andare a Firenze per fare ancora meglio, nel tentativo di migliorare partita dopo partita. Anche perché il calendario del Bologna obbliga il Toro ad un cammino quasi perfetto da qui alla fine.
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