Il tecnico rossonero Stefano Pioli, alla vigilia di Torino-Milan - calcio d'inizio programmato domani, 10 febbraio, alle 20:45 a San Siro - ha presentato la gara in conferenza stampa.
prepartita
Pioli pre Milan-Torino: “Sarà una partita sporca. Il Toro sa metterci in difficoltà”
Oltre un milione di presenze allo stadio in questa stagione. Cosa c'è in questo numero?
"C'è sicuramente da parte nostra un grande ringraziamento per il loro sostegno, calore e passione. Ci sono sempre, anche nei momenti più delicati. Questo è molto importante per noi"
Che Ibrahimovic ci aspettiamo da qui in avanti? Quanta autonomia fisica ha?
"Sta meglio. L'autonomia è quasi nulla, ha fatto un mezzo allenamento l'altro giorno e oggi la rifinitura. Credo che sia un grande motivatore e un grande giocatore, mi auguro che possa essere entrambe le cose. Domani sarà con noi, ha voglia di stare con noi"
Che settimane sono state per Leao?
"Leao è un giocatore molto importante per me e per la squadra. Lo sa benissimo. E' tornato dal Mondiale, nella nostra testa c'era l'idea di farlo rientrare poco a poco dopo il Qatar. Poi è stato costretto a giocare da subito, a Salerno ha fatto molto bene, poi ha perso un po' di brillantezza. Per questo l'ho fatto giocare a partita in corso. Sta bene, è felice quando gioca e un po' meno quando non gioca, ma è molto motivato"
Il passaggio alla difesa a tre. Pensa che di riflesso De Ketelaere sia sacrificato con questa disposizione tattica?
"No. Non ci sono sistemi di gioco vincenti o perdenti. Determinazione e attenzione possono funzionare meglio di quanto stiamo facendo"
Ha il rimpianto di non aver inserito Ibrahimovic in lista Champions?
"Non ho rimpianti per non averlo inserito in lista Champions perché non poteva offrire garanzie. Non li ha nemmeno lui. Tra un mese o un mese e mezzo magari ci darà quella continuità che al momento non ha. Se non valeva la pena fare un azzardo? Io controllo l'attitudine dei miei giocatori e l'impegno profuso dei miei giocatori, sono soddisfatto. Non ho tempo e voglia di pensare a ciò che si dice fuori da Milanello"
Dopo il derby hai detto che sareste andati avanti con la difesa a tre. Quando hai deciso di cambiare impostazione tattica?
"Ho fatto le mie valutazioni. Credo che sia la situazione migliore in questo momento per ripartire. Ci manca per migliorare una migliore costruzione dal basso per superare la pressione avversaria e una fase difensiva più solida. Le critiche di Arrigo Sacchi? Critiche o elogi sono sempre esagerati quando si allena il Milan, li accetto. Chiaro che l'allenatore del Milan deve far giocare bene le squadre e vincere le partite. Io non ci sto riuscendo, non mi aspetto complimenti. Ma non rinnego il nostro percorso passando alla difesa a tre. Non cambiamo atteggiamento e non cambiamo l'impostazione alla partita. Poi ognuno fa le sue valutazioni"
Con il Torino quest'anno due sconfitte su due, è la bestia nera del Milan. Per quale motivo?
"Con il Torino sono sempre partite molto fastidiose per il loro modo di giocare, ma non solo contro di noi. E' una squadra che pressa a tutto campo e mette in difficoltà la costruzione avversaria. Dobbiamo trovare soluzioni per sopperire alla pressione del Toro, muovendoci molto e bene, cercando di essere coraggiosi con la palla. Vogliamo fare qualcosa di diverso rispetto alle due partite giocate con i granata"
Cosa hai visto in questa settimana che possa aiutare a rialzarvi?
"L'atteggiamento dei miei giocatori e l'impegno in allenamento. Sono molto positivo per l'approccio alla partita"
Come stanno Tomori, Bennacer e Maignan?
"La guarigione di Maignan procede bene, ha ripreso a lavorare sul campo anche se non ancora con la squadra. La cicatrice si sta rimarginando, sta meglio ogni giorno. Ci va ben sperare per un rientro, non so dire se la settimana prossima e quella dopo. Bennacer e Tomori non sono disponibili per domani, ma lo saranno per la Champions"
Ha affinato il 3-5-2 per la partita con il Toro rispetto a quanto visto nel derby?
"Ogni partita è diversa, avremo posizioni diversi sulla base del posizionamento dell'avversario. Avevamo accettato nel derby di stare più bassi, ma è mancata la pressione forte sul portatore di palla avversario. E non ha funzionato quando la palla l'avevamo noi perché la pressione dell'Inter non doveva impedirci di far salire la squadra. Primo tempo assolutamente negativo, meglio nella ripresa. Ci stiamo lavorando"
Ha già vissuto momenti non semplici in carriera. Come sta?
"Non credo interessi a tanti come sto io. Io sono molto concentrato, conosco i giocatori con cui ho a che fare. Rimango molto positivo e sereno per ciò che vedo. Poi come sto interessa ai miei amici, a mia moglie e a pochi altri. Interesserà molto come gioca il Milan. Il momento? Fa parte del calcio e del nostro lavoro, è più delicato di altri ma bisogna credere in cosa si fa. Non è mai mancata la fiducia in me stesso e nei miei giocatori. Si lavora con attenzione e dedizione. Siamo consapevoli di poter fare di più. Siamo consapevoli che eravamo partiti per rivincere il campionato e non ci riusciremo. L'anno scorso è stato straordinario, rivincerlo sarebbe stato incredibile. Da domani comincia un altro campionato per entrare in Champions per tre anni consecutivi, cosa che non riesce al Milan da tempo. Servono entusiasmo, volontà e spirito. Mancano 17 partite al campionato e poi c’è il sogno Champions, la stagione non finisce domani anche se domani è importante. Questa è ancora una stagione da portare a casa in modo positivo"
Cosa non è scattato dall'allenamento alla gara? Cosa può scattare domani contro il Torino?
"Abbiamo avuto in campo delle percezioni diverse da quelle sviluppate in settimana molto bene. Dobbiamo mettere da parte tutti gli atteggiamenti negativi e mettere in campo la miglior prestazione possibile, con tutte le energie e la qualità possibili, cercando di battere un avversario difficile che ci ha sempre dimostrato di poterci mettere in difficoltà. Abbiamo le nostre qualità per creare difficoltà a loro"
Rispetto ad altri momenti negativi, cosa vede di diverso in questo gruppo?
"Conosco bene i miei giocatori, c’è questo di diverso. Conosco le loro qualità, il loro valore per uscire da questo momento. Poi sono le nostre prestazioni che decideranno il nostro futuro, vogliamo iniziare a fare meglio"
Cosa pensa del rendimento calante di Theo Hernandez? Thiaw può trovare più spazio?
"Vale quanto detto per Leao. Dove rientrare gradualmente dopo il Mondiale. A Salerno non doveva giocare, ha avuto un calo fisiologico, ci sta, e penso che perdere il Mondiale possa aver inciso. In questo momento sta bene. Thiaw è un calciatore forte, è in crescita ha la mia fiducia ed è a disposizione"
Ha notato meno ferocia da parte del gruppo nel riscaldamento prepartita?
"No. Io sono sempre con la squadra anche nel riscaldamento per capire la situazione mentale dei miei giocatori. Tutti i riscaldamenti sono stati fatti tutti bene, le partite poi sono state fatte peggio e ciò deve motivarci a fare meglio"
Come cambiano le gerarchie della fascia sinistra con il cambio tattico dato dall'uso della difesa a tre?
"Theo Hernandez ha giocato a tutta fascia con la Nazionale francese per un certo periodo, ha la forza e la tecnica per farlo. Leao o Rebic possono invece svariare tutto il fronte offensivo a seconda delle situazioni"
Maignan e Tatarusanu hanno avuto problemi. Perché non si è cercato un sostituto?
"La scelta di non prendere un altro portiere è stata nostra, mia e dell'area tecnica, perché abbiamo fiducia in Tatarusanu e pensiamo che Maignan possa rientrare presto"
Juric ha grande varietà offensiva. Il Milan manterrà una propria identità in difesa o cambierà a seconda delle scelte del Toro in attacco?
"Noi avremo la nostra identità domani, sia con che senza palla, a prescindere dagli attaccanti del Torino. Non so se giochi Seck o Sanabria, ma non cambierà la nostra disposizione. Certo poi è giusto conoscere le loro caratteristiche avversarie. Se uno lega più il gioco e l'altro va più in profondità è giusto saperlo per essere preparati nella nostra fase difensiva"
Gli ultimi innesti di mercato non sono ancora esplosi. C'è un motivo?
"Non sono ancora esplosi, ma sono giovani e di talento. Tutti si dimenticano che Kalulu ci ha messo due anni per migliorare, che Leao per diventare il giocatore che è diventato è passato da alti e bassi. Sono ragazzi talentuosi, quindi la società non ha sbagliato a prenderli, ognuno ha la sua crescita. Poi il momento non esaltante mi spinge a far giocare giocatori più solidi ma arriverà il loro momento, i miglioramenti stanno già arrivando"
Si sente offeso per le critiche a lei e alla squadra?
"No. Io so cosa devo fare e so di avere calciatori forti e consapevoli, che vogliono reagire alla situazione. Quello che dicono, sia in positivo che in negativo, è sempre esagerato. Non mi preoccupa"
Che partita si aspetta con il Torino?
"Il Torino è una squadra che prova a sporcarti il palleggio dall’inizio, abbiamo rivisto le partite e preparato delle posizioni che possono darci dei vantaggi. Sarà una partita fastidiosa e sporca con tanti duelli e secondi palle. Il Toro è una squadra che verticalizza molto e sfrutta molto anche il lancio del portiere. Serviranno organizzazione e determinazione per recuperare palloni, vincere contrasti e trovarli un po' più scoperti. Dobbiamo pressare meglio senza palla ed è quello che abbiamo preparato. Noi vogliamo proporre un calcio offensivo, questi siamo e questi vogliamo essere"
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