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di Valentino Della Casa - Se c’è una caratteristica che contraddistingue i giocatori del Toro dall’inizio della stagione a questa parte è l’incredibile consapevolezza nei propri mezzi che mister...
di Valentino Della Casa - Se c’è una caratteristica che contraddistingue i giocatori del Toro dall’inizio della stagione a questa parte è l’incredibile consapevolezza nei propri mezzi che mister Ventura ha sapientemente saputo plasmare sin dai primi giorni del ritiro estivo. Oltre alle tante prove di forza mostrate da parte del collettivo in partite veramente molto importanti (come Sampdoria e Pescara), una dimostrazione tangibile di questa presa di coscienza da parte dei giocatori la si rivede anche nei singoli e dal loro atteggiamento in campo, anche quando mille condizionamenti esterni potrebbero minarne, e non poco, la tranquillità.Il caso scommesse che sta scuotendo tutto il panorama calcistico italiano, non è certo un terremoto che non lascia il segno. E, sfortunatamente, alcune voci interessano anche alcuni attuali giocatori granata, su cui Ventura fa largo affidamento, partita dopo partita. E così, giocatori come Parisi e Vives (foto N. Campo) non soltanto non dimostrano di essere turbati, quando scendono in campo, ma anzi riversano tutta la loro rabbia proprio sul terreno di gioco, mettendo in campo quella grinta fondamentale per i risultati di una squadra che vuole centrare la promozione. A pioggia sono cascati i complimenti per il terzino sinistro dopo la maiuscola prestazione in casa della sua vecchia squadra, il Bari, dove non ha affatto trovato un ambiente facile. Ieri pomeriggio, la gara disputata da Giuseppe Vives è stata invece, semplicemente superlativa. Giocando da esterno puro, lui, che è in realtà un centrocampista centrale (ma non è la prima volta che staziona sulla fascia), l’ex Lecce ha probabilmente disputato una delle migliori, se non la migliore, gara da quando veste la casacca granata. Quasi disarmante la tranquillità con cui è sceso in campo, come se tutte le voci che si sono via via susseguite, infittite, non abbiano minimamente scalfito la sua voglia di scendere in campo e di dare il massimo per il Toro.Sì, in questo Ventura è stato proprio un maestro. E i risultati si vedono soprattutto sul campo. Quel campo che vorremmo parlasse più spesso (come preferisce proprio il mister) e che lasciasse sempre meno spazio a polemiche e questioni giuridiche, sempre più fuoriluogo per lo sport più amato d’Italia.
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