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Plusvalenze e qualificazione Uefa spingono gli utili dell’Empoli

Redazione Toro News

di Marco Liguori

 


Il piccolo Empoli deve gran parte del suo risultato positivo di bilancio alla gestione calciatori. Infatti, nella stagione 2006/07, culminata con la prima storica qualificazione in...

di Marco Liguori

Il piccolo Empoli deve gran parte del suo risultato positivo di bilancio alla gestione calciatori. Infatti, nella stagione 2006/07, culminata con la prima storica qualificazione in Coppa Uefa, la società toscana ha ottenuto un utile di poco più di un milione di euro, in netto aumento rispetto ai 25.500 euro dell’esercizio precedente, che ha contribuito il rafforzamento del patrimonio netto a oltre 11 milioni. I risultati raggiunti hanno consentito agli amministratori di aumentarsi lo stipendio: il monte emolumenti è passato dai 15mila del 2005/06 a oltre 36mila euro. La società ha ottenuto laute entrate dai calciatori: a cominciare dalle ricche plusvalenze per 10,3 milioni (+19,2%) che hanno irrobustito i ricavi (31,42 milioni, +4,2%) superando i costi (28,28 milioni, -8,9%) di 3,14 milioni. Se la società presieduta da Fabrizio Corsi avesse seguito i criteri del Codice Civile, che iscrivono le plusvalenze calciatori tra le componenti straordinarie, i ricavi sarebbero ammontati a 18,99 milioni e i costi avrebbero superato i ricavi di 9,3 milioni. La più consistente è stata quella della cessione dell’attaccante Francesco Tavano alla squadra spagnola del Valencia per 8,9 milioni: il prezzo stabilito era di 9 milioni. La seconda plusvalenza più importante riguarda la vendita dell’attaccante Mirko Gasparetto al Genoa: 613mila euro su un milione. A ciò si devono aggiungere i 464mila euro per Paolo Zanetti all’Ascoli e i 275mila del passaggio del difensore brasiliano Carlos Rincon all’Inter. Al contrario, si notano minusvalenze da cessioni di atleti per appena 69mila euro. Oltre a ciò, nei “proventi e oneri finanziari” si notano 995mila euro per comproprietà giocatori, consentendo a questa voce di essere in attivo per 1,01 milioni. Dopo la chiusura dell’esercizio sono stati ceduti Sergio Almiron alla Juventus per 9 milioni e Francesco Lodi al Frosinone in comproprietà per 1,4 milioni.Tra gli altri ricavi si segnalano l’aumento di sponsorizzazioni (+42,5%), proventi telefonici per diffusione di immagini e notizie (+69,2%) e diritti tv (+44%). In calo invece i ricavi da gare da 3,21 a 2,12 milioni. Tra i costi spicca il +13,5% di quelli del personale, che hanno superato i 10,2 milioni: boom da 341mila a 1,17 milioni per i salari degli altri dipendenti, mentre quelli dei tesserati sono passati da 7,54 a 7,87 milioni. In discesa da 4,2 a 3,4 milioni gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali: 2,5 milioni quelle dei diritti pluriennali calciatori.Infine, lo stato patrimoniale presenta una sorpresa positiva: i crediti (14,07 milioni, +1,3%) hanno superato i debiti (6,97 milioni, -49,55%) di 7,11 milioni.

Da Liberomercato del 22 marzo 2008 per gentile concessione dell'autore Marco Liguori