Uno degli aspetti più importanti della vita del centrocampista classe 1999 è però la famiglia: "Mi è sempre stata molto vicina. Ho un ottimo rapporto, quando posso vado a trovarli, oppure loro vengono da me. Sono sempre stati presenti, venivano anche da Trieste e Milano per vedermi. Mio papà lavora in un'azienda elettrica e mi ha trasmesso passione per il calcio, mentre mia madre è impiegata e mi ha spinto a studiare, era necessario se volevo continuare a giocare: dovevo andare bene e la stessa cosa valeva per mio fratello. Si possono conciliare calcio e studio. I miei sono sempre stati presenti ma mai assillanti. Ho sempre preso io l'ultima decisione. Con la mia famiglia ho fatto una festa per i 18 anni miei, è stato un momento bellissimo, in cui tutti eravamo felici".