Pobega è anche un esempio di duro lavoro, un aspetto che è stato necessario per permettergli di arrivare a questi livelli, soprattutto quello svolto sulla propria corporatura: "Quando ero piccolo ero gracilino, sono maturato tardi. A 14 anni ero 1,62, mentre a 16 1,85. Ho avuto problemi di schiena ma ho sempre lavorato molto per compensare".
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Pobega: “I miei gol sono frutto del pensiero positivo. A Torino sto bene”
Attualmente è tra i leader del Toro, oltre che capocannoniere: "Nel mio ruolo è importante prendere decisioni giuste, fare la scelta giusta. Serve lavorare tanto, conoscersi coi compagni e leggere il momento. Sono convinto che i gol che faccio sono frutto di inserimento, non sono frutto del caso, ma di pensiero positivo. Se lo fai spesso prima o poi la palla arriva. Il gol è la cosa più importate, poi le scelte e poi la struttura fisica".
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