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BOLOGNA, ITALY - SEPTEMBER 07: Andrea Belotti of Italy heads the ball during the UEFA Nations League A group three match between Italy and Poland at Stadio Renato Dall'Ara on September 7, 2018 in Bologna, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)
"Dopo il pareggio deludente contro la Polonia, Roberto Mancini ha intenzione di cambiare le carte in tavola in vista della partita di Lisbona contro il Portogallo, campione d'Europa. L'intenzione del c.t. è di partire con un tridente offensivo nel quale il terminale sarà Belotti, mentre Bernaredeschi e Chiesa dovrebbero essere i due attaccanti esterni. Un'idea suggestiva che viene raccontata nell'edizione odierna del Corriere della Sera.
"CONTRO LA POLONIA - A Bologna contro la Polonia era evidente che qualcosa non funzionasse nel reparto offensivo. Con gli ingressi di Belotti e Chiesa - che sono andati a rilevare Balotelli e Insigne - è stato notevole il cambio di passo davanti. L'Italia è parsa galvanizzata e, anche se il tempo era limitato, i due sono riusciti a far guadagnare agli azzurri il rigore del pareggio che ha reso meno amaro l'esordio in Nations League, che altrimenti avrebbe destato non poche polemiche e sarebbe stata una botta morale non indifferente dopo la sola vittoria conquistate nelle ultime otto gare (4 pareggi e 3 sconfitte) per la Nazionale.
"CONCORRENZA - Il Ct azzurro ha delle gerarchie ben definite nella sua Italia e il fatto che Balotelli abbia giocato da titolare contro la Polonia, nonostante fisicamente non fosse ok è la conferma che l'ex allenatore dell'Inter ha le idee ben chiare sulla sua formazione tipo. Se le gerarchie sembrano ben fissate e difficili da scalare, la concorrenza per Balotelli è sicuramente serrata e, al momento, il Gallo sembra aver convinto Mancini a farlo giocare contro il Portogallo - che non presenta tra le sue fila Cristiano Ronaldo. Il capitano del Torino è in un ottimo stato di forma fisica e la voglia di rivalsa è tanta dopo la scorsa stagione contraddistinta da alti e bassi: un campionato con il Toro deludente e la mancata qualificazione ai Mondiali. Quest'anno può essere il suo anno: deve dimostrare che la raffica di gol segnati due stagioni fa (28 in 38 presenze) non è stata un caso isolato.
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