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Esclusiva TN / L'attaccante cresciuto nel vivaio granata: ''Sampdoria - Torino è una sfida dal pronostico impossibile. Ventura e Mihajlovic sono due ottimi...
" Tutto si può dire su Davide Possanzini tranne che non abbia militato in diversi club: Palermo, Reggina, Catania e Brescia. Tra la miriade di squadre, l'attaccante piemontese ha giocato anche nel Torino e nella Sampdoria, squadre che si affronteranno domenica in una sfida valida per la seconda giornata di Serie A.
"Davide Possanzini, come vede la sfida di domenica tra due sue ex squadre?
"Sarà una bella partita perché giocano due squadre allenate da ottimi tecnici, che trasmettono buon gioco alla squadra. Siamo all'inizio del campionato e quindi i club non avranno bisogno di punti domenica ma si giocherà una partita con serenità in cui nessuno avrà niente da perdere.Sarà una partita ben giocata e a viso aperto. Torino e Samp sono due squadre che giocano all'attacco e cercano di impostare, entrambe possono vincere o pareggiare. Il pronostico è difficile.
"La preparazione anticipata per l'Europa League potrebbe essere un vantaggio per il Torino?
"Potrebbe essere un piccolissimo vantaggio per i granata ma non credo dato che c'è appena stata la sosta per la nazionale e le squadre hanno avuto il tempo per prepararsi al meglio, il vantaggio è quasi inesistente.
"Tra Sampdoria e Torino, chi vince il derby del suo cuore?
"Io ho ricordi belli in entrambe le squadre anche se diversi. Il Torino mi ha scoperto, coccolato e lanciato quando ero giovane mentre nei blucerchiati ho passato un bellissimo anno mentre il secondo è stato negativo. Sono state due belle piazze per la mia carriera in cui c'erano tutti i presupposti per giocare a calcio e i tifosi ti danno tanto.
"I ricordi più belli legati al Toro?
"Io credo che a livello giovanile ho ricevuto tanti insegnamenti e sono cresciuto come calciatore, dopo il percorso giovanile sono stato prestato a diverse squadre prima della definitiva cessione. Lo spirito granata l'ho vissuto anche perché quando ero giovanissimo, nel 1988, c'era ancora il Filadelfia e lì dentro si respirava la vera aria granata e si sentiva pulsare il cuore Toro. La storia i tifosi te la fanno sentire come se fosse presente anche oggi , ho qualche rammarico per non essere restato perché iniziare bene al Torino poteva rendere migliore la mia carriera di quanto non lo sia già stata.
"Il Filadelfia, stadio che, adesso, sembra essere sul punto della ricostruzione....
"Quando si parla del Fila mi viene la pelle d'oca e mi ritornano in mente tutti i mie momenti belli passati nel Torino. Sarebbe un fatto meraviglioso la ricostruzione dello storico impianto. Per me il Toro è sempre stata una squadra simpatica e sono contento del ritorno in Europa perché così si potrà giocare qualcosa d'importante.
"Lei era presente, anche, nella finale playoff del 2010 con la maglia del Brescia: ricordi di quella partita?
"La promozione l'abbiamo conquistata sotto la Mole, con quel pareggio fondamentale nonostante quel gol dubbio di Arma. A Torino, lo stadio era immenso e gremito di gente in ogni settore, ti faceva paura entrare. Uscire con lo 0-0 da quello stadio era difficilissimo, in seguito, nel ritorno, abbiamo giocato una partita spettacolare.
"Sinceramente, chi la meritava la promozione in Serie A?
"Erano due squadre che non avevano fatto bene nell'andata ma poi avevano recuperato punti nel girone di ritorno ottenendo una meritata finale dei play-off. Noi del Brescia ci siamo mangiati la promozione diretta a Padova con quella sconfitta in rimonta che brucia ancora. La promozione nostra, infine, penso sia stata meritata.
"Da quella partita sono cambiate tante cose nel Torino...
"Io credo che i punti forti della squadra granata siano stati la continuità e la voglia di Cairo di costruire qualcosa d'importante, cosa tentata negli anni precedenti ma toppata anche per sfortuna. L'arrivo di Ventura nel Toro penso sia stato fondamentale, è stato lui a far ritornare grande il Torino, è uno dei migliori.
"Pensa che sia giusta la qualificazione dei granata in Europa League?
"Se la meritavano entrambe però è andata così e sembrava scritto che dovesse andare la società granata. Il Parma, dal mio punto di vista, non ha colpe dato che ci sono talmente tante regole che andrebbero riviste dato che sono tantissime e possono sfuggire.
"Samp e Toro, come le vede ai nastri di partenza?
"Per me possono giocarsi un bel campionato, è difficile pronosticare se arriveranno o meno in Europa. La Samp con Mihajlovic che comincia il ritiro da inizio stagione potrà fare meglio dello scorso anno, con l'arrivo dell'allenatore serbo sono cambiate tante cose nella Samp a partire dalla mentalità. Il Torino potrà ripetersi con in panchina Ventura che è una garanzia.
"E per quanto riguarda l'Europa League?
"Spero il Toro possa fare bene anche in Europa ma è molto difficile visto lo spessore di certe squadre. Per i granata è un modo per migliorarsi e per crescere.
"Cosa ne pensa di questo nuovo corso blucerchiato targato Ferrero?
"Lo vedo bene, non ha stravolto più di tanto quello che ha fatto Garrone, tenendo anche l'allenatore e la struttura dirigenziale. Vuole fare bene e la campagna acquisti lo dimostra, vedremo...
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