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di Stefano Rosso
Il ritorno di Franco Lerda sulla panchina granata ed il passaggio definitivo al 4-4-2 hanno portato a ridefinire alcuni assetti, soprattutto in fase difensiva. A trarne maggior vantaggio,...
di Stefano Rosso
Il ritorno di Franco Lerda sulla panchina granata ed il passaggio definitivo al 4-4-2 hanno portato a ridefinire alcuni assetti, soprattutto in fase difensiva. A trarne maggior vantaggio, in vista del finale di campionato, sembrerebbero essere proprio due giocatori sui quali il tecnico cuneese sta ricostruendo la propria difesa: Francesco Pratali e Luciano Zavagno.
Il primo, assente dal terreno di gioco dalla disastrosa trasferta di Frosinone, ha dimostrato nella gara contro la Reggina di essere in ottima condizione fisica e le frequenti incursioni - sia palla al piede, sia senza - offensive hanno denotato un'atteggiamento mentale positivo: l'ex centrale dell'Empoli potrebbe, al rientro di Ogbonna, fare coppia con l'ex azzurrino a discapito di Valerio Di Cesare, ottimo quando c'è da difendere e marcare senza fronzoli ma meno partecipe al gioco quando bisogna manovrare e proporsi per far girare il pallone.
Discorso diverso, invece, per il terzino argentino: il 4-4-2 asimmetrico con cui Lerda ama schierare il proprio Toro, con un esterno di ruolo, in genere, sulla destra - Pagano o Lazarevic - ed una mezzapunta - Gasbarroni, ma lunedì sera ha provato anche Sgrigna e sta rientrando pure Iunco - sulla corsia opposta, espone la formazione granata a maggiori rischi in caso di pressione avversaria sulla fascia mancina. La soluzione adottata, finora funzionante, è stata quindi la ricerca di un atteggiamento ed un assetto più guardingo in quella zona del campo: a farne le spese - con la complicità di infortuni e forma fisica altalenante dopo un avvio di stagione da stakanovista - è stato lo stantuffo Agostino Garofalo, considerato più offensivo, a vantaggio appunto dell'ex Ancona e Pisa Zavagno che, pur essendo meno pericoloso in avanti, se la cava piuttosto bene in fase difensiva - quando non ci arriva per tecnica o posizionamento ci mette una cattiveria persino inaspettata - e possiede un piede sinistro discreto, sufficiente a permettergli di scodellare qualche cross degno in mezzo all'area.
(foto M.Dreosti)
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