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Pratali, il jolly difensivo granata

Edoardo Blandino

di Edoardo Blandino


Il campionato appena concluso non è stato tra i più felici per Francesco Pratali. I guai iniziarono durante la scorsa estate quando con la società sorsero problemi...

di Edoardo Blandino

Il campionato appena concluso non è stato tra i più felici per Francesco Pratali. I guai iniziarono durante la scorsa estate quando con la società sorsero problemi legati al rinnovo del contratto, con il risultato che il 29enne fu messo fuori squadra e la sfortunata stagione terminò con la retrocessione dei toscani. Alla fine la situazione si risolse, però non prima che il giocatore minacciasse di ricorrere all’articolo 17 per svincolarsi. Era immaginabile che dopo tutti questi dissidi il difensore avrebbe lasciato l’Empoli ed i granata sono stati bravi a farsi trovare pronti per convincere il giocatore dopo un corteggiamento lungo due anni: “Il Toro è stato più affidabile - ha spiegato il neoacquisto - ed ha avuto la pazienza di aspettarmi e continuare a seguirmi. Voglio darmi da fare subito e ripagare la fiducia che questa squadra mi ha dato”. La società va quindi a completare il reparto difensivo con un elemento affidabile che conosce da vicino la realtà della Serie A. In questo modo la difesa viene puntellata e non c’è nessuna urgenza di ricorrere al mercato per centrare degli obiettivi fondamentali. Se arriveranno altri giocatori, significherà che si è trattata di un’operazione conveniente. Pratali è un centrale mancino, altro 185cm per 80kg. Nonostante la discreta stazza fisica è abbastanza rapido, piuttosto forte nel gioco aereo, roccioso in marcatura e sono rari i suoi cali di concentrazioni. Solo da quattro anni titolare nell’Empoli, ha passato quasi tutta la sua carriera con quella maglia addosso, arrivando proprio dal vivaio toscano. È diventato professionista giocando come centrocampista centrale, ma nei tre anni passati alla Lodigiani ha imparato talmente bene il ruolo del difensore che ormai quella è diventata la posizione in cui si esprime meglio. Come tutti i mediani che poi arretrano davanti al portiere, Pratali ha il grande vantaggio, rispetto ad alcuni suoi colleghi, di avere dei buoni piedi. È vero che spesso è meglio spazzare e non rischiare, ma è altrettanto vero che nel calcio moderno è importante avere 11 giocatori bravi nel palleggio. I circa tre milioni del costo del suo cartellino sono un investimento sicuro su un giocatore che, nei piani di De Biasi, si giocherà il posto con Di Loreto e Natali, ma all’occorrenza potrebbe anche essere schierato in interdizione proprio davanti ai due compagni.

Foto: Maurizio Dreosti