toro

”Presidente, hai fatto 30, fai 31!”

Redazione Toro News

I giocatori del Torino sono appena entrati nella Basilica di Superga, dove Don Aldo Rabino celebrerà la Santa Messa. La squadra di Ventura ha fatto il suo ingresso dalla porta laterale e all'interno della chiesa sono presenti i gonfaloni...

I giocatori del Torino sono appena entrati nella Basilica di Superga, dove Don Aldo Rabino celebrerà la Santa Messa. La squadra di Ventura ha fatto il suo ingresso dalla porta laterale e all'interno della chiesa sono presenti i gonfaloni del museo della Fiorentina, gemellato con quello del Grande Torino.

Ora arriva anche la squadra dei Pulcini, che si siede ai piedi della Prima Squadra. Tra pochi minuti inizierà la messa.

Dei giocatori, il primo a prendere la parola è il vicecapitano Ogbonna. A lui il compito di leggere la prima preghiera.

Terminata la preghiera, si alza Ferdinando Coppola, portiere titolare della prima parte della stagione, fermo da diverso tempo per infortunio. Tocca a lui leggere il salmo che precede l'omelia di Don Aldo.

''E' quasi strano che ci sia il sole, speriamo sia foriero di un futuro migliore". Così comincia la sua omelia Don Aldo, dopo aver lasciato parlare i due giocatori del Toro. ''Qui ci sono tanti giovani che porteranno avanti la storia e il ricordo del Toro''.

Poi, il prete ricorda Cimminelli:'' Una persona sincera, forse troppo schietta. Ha pagato i suoi errori con il fallimento, ma voglio ricordarlo come amico''.

L'omelia continua, anche nel ricordo delle vittime dell'Heysel, per parlare poi di una tifoseria: ''che a volte sembra spaccata''.

C'è posto anche per Urbano Cairo e per la squadra di Giampiero Ventura:'' Caro Presidente, hai fatto 30, io ti chiedo di fare 31 e sarai ricordato per sempre. Voi ragazzi (rivolto ai giocatori), siete un bel gruppo, dobbiamo rimanere uniti e recuperare lo spirito della marcia dei 50.000!''. Infine, una richiesta a tutto l'ambiente, dai giornalisti ai tifosi fino alla società: una maggiore serenità per lavorare meglio, tutti uniti.

Finisce qui, con gli applausi dei tantissimi tifosi presenti, l'omelia di Don Aldo Rabino. Ora i giocatori lasceranno la chiesa e si sposteranno alla lapide, dove Rolando Bianchi leggerà i nomi di quel tragico incidente.