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Per la nona volta in dodici giornate il risultato della partita del Torino è di 2-1, purtroppo non sempre a favore, però è un dato statistico più unico che raro.Come contro il Vicenza il Torino recupera la partita disputando quaranta minuti ad alta intensità.Stasera, sotto il diluvio, il Torino inizia a schiacciare l’Ascoli dopo il gol del pareggio e non smette di attaccare fino al gol della vittoria, poi gestisce l’incontro rischiando poco ma praticamente rinunciando ad attaccare.La cosa però sulla quale voglio incentrare l’articolo non è tanto l’ennesimo 2-1 ma l’ennesima telecronaca faziosa di un commentatore televisivo (quello di Torino-Brescia, ricordate?) che davanti alle immagini che sancivano inequivocabilmente il contatto da rigore tra Guarna e Pellicori, sosteneva l’errata tesi della decisione dell’arbitro prima adducendo che il portiere avesse toccato il pallone, poi dicendo che l’attaccante si era lasciato cadere, quando le immagini senza ombra di dubbio facevano vedere che Pellicori con un tocco aveva superato il portiere e che questi sullo slancio, forse anche accentuato dal terreno scivoloso, aveva centrato in pieno l’attaccante granata. Davvero non mi capacito di tale avversione nei confronti del Torino da parte di un commentatore che dovrebbe essere imparziale e che invece non perde occasione per negare l’evidenza o cercare lo scoop come nella famosa finale dei play-off.Con un po’ di generosità possiamo dire che oggi è stata la terza volta che il Torino ha giocato bene per almeno un tempo; dopo il primo tempo contro il Novara e il secondo contro il Vicenza i quaranta minuti intercorsi tra le due reti sono stati di buona fattura agevolati anche dal fatto che oggi avevamo contro l’ultima della classe che non ha fatto nulla per smentire la classifica.Del resto a Norcia quest’estate si poteva osservare la differenza tra le due squadre sia come organico che come qualità e intensità degli allenamenti, eseguiti a un buon ritmo dietro precise indicazioni quelli del Torino, blandi e approssimativi quelli dell’Ascoli che mi facevano tornare alla mente i tristemente famosi allenamenti di Graeme Souness adatti ad una squadra amatoriale più che ad una squadra professionistica.Ritornando ai numeri ricorrenti oggi è stata l’ottava partita (quinta consecutiva) nella quale il Torino è passato in svantaggio; inutile sottolineare che con un atteggiamento diverso all’approccio della partita, i numeri sarebbero ribaltati anche perché gli svantaggi sono stati spesso causati da disattenzioni granata più che da prodezze degli avversari, oggi Ogbonna ha sparacchiato contro Moretti (l’ho visto solo io il tocco con la mano?) invece di appoggiare tranquillamente a Zavagno.Zavagno che al pari di tanti altri suoi compagni non aveva disputato un buon incontro a Bari, si vede che a Lerda l’argentino è piaciuto perché oggi lo ha schierato. Però ritornando a giovedì scorso non è che mi aspettassi tanto, però un minimo di amor proprio da parte di chi deve conquistarsi un posto in squadra me lo sarei aspettato; invece i migliori son stati Iunco e Lazarevic (tra i migliori anche stasera) che sono titolari, molti altri per volontà, incapacità o entrambe hanno dimostrato di non essere all'altezza.
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