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Seconda vittoria casalinga consecutiva per il Toro di Camolese, evento che in precedenza era solo riuscito al Toro di De Biasi quando aveva battuto Atalanta e Palermo, curiosamente anche lì i risultati furono 2-1 e 1-0 anche se gli andamenti delle partite furono completamente diversi.
Alla lettura delle formazioni, viste le ultime prestazioni di chi era in campo e di chi stava in panchina, sembrava certo l’intento di Camolese di migliorare il Torino cammin facendo con l’innesto di Abate, Gasbarroni e Ventola in luogo di Colombo Rosina e Stellone.
Invece i tre candidati alla sostituzione hanno sfornato delle prove positive, sicuramente in senso assoluto per Stellone tornato combattente e spesso decisivo nelle sue giocate e per Colombo che ha arato con profitto la fascia destra per tutta la partita senza le solite ingenuità difensive, mentre per Rosina la prova per essere considerata positiva deve essere paragonata alle ultime uscite, però il capitano del Toro oggi ha giocato e corso molto di più del recente passato, ha giocato per la squadra ed ha peccato di egoismo solo nel contropiede eseguito un paio di minuti prima di uscire quando in superiorità numerica di tre contro due cercava di andare in porta da solo invece di servire Bianchi solo all’interno dell’area, ma un episodio lo si può e lo si deve perdonare.
Due cambi su tre sono comunque avvenuti ma Gasbarroni e Ventola pur impegnandosi non hanno fatto meglio di chi li ha preceduti e così il Torino, che ha avuto il torto di non riuscire a chiudere la partita segnando la seconda rete contro un Siena in tono minore, ha dovuto soffrire gli ultimi dieci minuti per poter portare a casa una vittoria che vale oro soprattutto alla luce dei risultati sorprendenti delle dirette concorrenti soprattutto Bologna e Reggina.
La sterilità offensiva granata è comunque un problema che il Torino si porta con se dalla seconda di campionato di entrambi i gironi, infatti se escludiamo le sei reti segnate al Lecce il Torino ha una media di tre reti segnate ogni quattro partite.Il buon momento di forma di Rolando Bianchi è comunque un dato al quale aggrapparsi in questo finale di stagione, il bomber bergamasco infatti non sembra neanche lontano parente del giocatore spaesato e inconcludente che avevamo visto nel girone di andata, Camolese gli ha ridato la fiducia in se stesso che sembrava avere perso e lo si è visto anche oggi quando ha provato la conclusione da tutte le parti peccando talvolta di egoismo ma dimostrando comunque di non aver paura di sbagliare.
I risultati delle dirette concorrenti oggi non hanno sorriso al Torino come spesso era accaduto nelle scorse giornate; mentre era nella logica delle cose la vittoria del Lecce, non certo lo erano la vittoria del Bologna e il pari della Reggina contro l’altra squadra di Torino. Sabato in anticipo a Bologna queste due squadre si affronteranno e penso che tutti i tifosi granata si augurino che le speranza dei calabresi dopo la partita siano ancora vive anche perché i granata faranno visita alla Fiorentina in piena lotta per mantenere il quarto posto che vuol dire Champions League. Fiorentina che ha sempre battuto il Torino Fc nella sua recente storia, ma oggi i granata hanno sfatato il tabù che non li vedeva mai vincenti contro il Siena e domenica cercheranno di far punti a Firenze anche se servirà una prova diversa rispetto a quella esibita a San Siro, ma Camolese abituato a fare record e miracoli sulla panchina granata starà già pensando a come fare.
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