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ROME, ITALY - MAY 18: Spal head coach Marcello Cottafava during the Primavera 2 Playoff Final match between SS Lazio U19 and Spal U19 on May 18, 2019 in Rome, Italy. (Photo by Marco Rosi/Getty Images)
Come per la prima squadra, inizia un nuovo corso anche per il Torino Primavera. Vagnati ha portato un uomo di fiducia alla guida dell'under 19 granata, Marcello Cottafava. Il neo allenatore dei torelli, in esclusiva su Torino Channel, ha rilasciato la prima intervista dal suo arrivo in granata, presentandosi e parlando delle prime impressioni sul gruppo.
""Prime impressioni buone, c’era tanta voglia di ripartire sia da parte mia che dei ragazzi. E’ qualche giorno che lavoriamo, presto per dire quale sarà il gruppo, ma le sensazioni sono positive. Nel tempo libero sto scoprendo anche la città, me ne hanno sempre parlato bene e sono favorevolmente stupito della sua bellezza. Sono di origini genovesi ma ho girato tutta l’Italia per lavoro e una parte bella del nostro lavoro è scoprire tante regioni d’Italia. Sono convinto che anche qui come altrove mi troverò bene".
"Sul momento storico attuale e sulla necessità di un ritiro: "Non è facile il momento che viviamo perché non ci sono certezze. Per ora la priorità è rispettare i protocolli sanitari, ma allo stesso tempo dobbiamo portare avanti una programmazione perché la nostra società vuole fare bene. I ragazzi sono inattivi da 4-5 mesi e non è facile. Per ora cerchiamo di allenarci e dare un senso a quel che è la nostra organizzazione. Non è facile ma ce la stiamo mettendo tutta. Forse ci servirebbe fare un classico ritiro per conoscerci meglio a vicenda, ma non è possibile. E’ chiaro che a me piacerebbe avere il prima possibile la rosa al completo: so che la società sta facendo il possibile, speriamo che presto succeda".
""Come stanno i ragazzi? Negli scorsi mesi abbiamo cercato di non fare perdere loro la forma, ma allenarsi in campo e insieme è un’altra cosa. Sicuramente il fatto di essere giovani e tonici li aiuta.Già quando sono venuto qui da avversario si respira che questa è una società con una storia particolare per quanto riguarda il vivaio e ora che sono dentro lo capisco ancora di più. Gli input e i messaggi che arrivano sono sempre prima di tutto quelli di costruire ragazzi per il futuro della prima squadra".
""Chiaro che in questo momento si lavora a metà, ma sicuramente gli obiettivi sono, oltre a quello di piazzarsi il più in alto possibile in classifica, quello di produrre giocatori pronti per il professionismo come il Torino ha dimostrato di saper fare bene e per tanti anni".
"Poi un passaggio sullo stato del calcio giovanile e sull'organizzazione del Toro: "Rispetto ai miei tempi il calcio giovanile è cambiato molto. C’è molta più professionalità e molte più persone che lavorano intorno alle squadre. L’organizzazione intorno è di alto livello e lo sto vedendo anche qui al Torino. Oggi il pericolo principale per i ragazzi è pensare di poter avere tutto subito e che tutto sia facile. Può anche succedere, ma è molto raro. Bisogna invece fare un passo alla volta; questo è ciò che dico ai miei ragazzi, garantendo loro che chi lo meriterà avrà le occasioni di dimostrare di valere".
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