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di Edoardo Blandino
Quella della Pro Vercelli è una storia che risale a tanto tempo fa, addirittura al lontano 1892, quando nacque la Società Ginnastica Pro Vercelli, che qualche anno dopo (1903)...
di Edoardo Blandino
Quella della Pro Vercelli è una storia che risale a tanto tempo fa, addirittura al lontano 1892, quando nacque la Società Ginnastica Pro Vercelli, che qualche anno dopo (1903) istituì anche la sezione calcistica. La maglia è di colore bianco per un curioso aneddoto: inizialmente doveva essere una divisa bianconera, ma, essendo di pessima fattura, al primo lavaggio le righe nere scolorirono. Si scelsero così le camice bianco panna, quelle che venivano usate anche per lo scherma, e da allora non furono più cambiate (da qui il soprannome Bianche Casacche). Nel 1906 la squadra disputa per la prima volta un campionato FIF (oggi FIGC) e solo due anni dopo conquista il primo titolo. Seguono sei scudetti in sette anni, inframmezzati solo da una sconfitta in finale contro l’Inter (1910) per 10-4, dopo aver schierato in campo una squadra di ragazzi per protesta contro le decisioni della Federazione di non rinviare la partita a causa degli impegni di molti uomini piemontesi con la nazionale. Già, anche a quell’epoca c’erano dissapori con gli organi maggiori. Le gesta dei giocatori della Pro Vercelli non passano inosservate e così la Nazionale li onora indossando la divisa bianca e poi, nel 1913, la partita Italia – Belgio 1-0 vede in campo ben 9 vercellesi su 11.Questi sono gli anni d’oro prima del declino per la squadra piemontese, che può vantare la prima tourné italiana in terra straniera, in Brasile contro formazioni del calibro di Flamengo e Botagofo. Nel 1922 è anche l’unica squadra italiana a non soccombere in amichevole contro il Liverpool, tanto che per lo smacco subito, l’allora presidente dei Reds offre denaro per rigiocare il match, ma la proposta viene rifiutata. Le ultime gioie coincidono con l’esplosione e la consacrazione del mito di Silvio Piola, che insieme a Cavanna e Rosetta, portano l’Italia a vincere i mondiali nel ’34. L’anno successivo le casacche bianche retrocedono in B e da lì in poi è un continuo sali-scendi tra le serie minori. Nel 1990, per un problema con l’iscrizione al campionato, la squadra viene retrocessa in Promozione dalla C2, categoria in cui risale subito ed in cui tuttora staziona. Gli ultimi anni sono drammatici a livello societario: si alternano in poco tempo troppi presidenti e la squadra sembra sull’orlo del fallimento diverse volte, fino all’arrivo nel 2005 dell’Ing. Paganoni, attuale massimo dirigente. Sotto la sua presidenza e con mister Brucato in panchina la Pro Vercelli ha sfiorato i play-off. E in questa stagione, sotto la guida di Gaudenzi le Bianche Casacche ci riproveranno.
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