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Promozione e salvezza

Redazione Toro News

di Paolo Morelli


 

Promosso dalle giovanili lo scorso anno per tentare di salvare la Reggina, Nevio Orlandi ci riuscì con una giornata di anticipo, proprio come De Biasi, e...

di Paolo Morelli

Promosso dalle giovanili lo scorso anno per tentare di salvare la Reggina, Nevio Orlandi ci riuscì con una giornata di anticipo, proprio come De Biasi, e come De Biasi raggiunse quota 40 punti. «Sarò il Ferguson della Reggina» disse l’anno scorso, poiché Foti decise di confermarlo anche per la stagione attualmente in corso. E difatti il proprio nome nella storia del club amaranto Orlandi l’ha scritto il 16 marzo, vincendo 4-0 con il Siena al proprio esordio al Granillo. Mai la Reggina in serie A aveva vinto con così tanto scarto.Aveva cominciato nel 2000 come allenatore seconda della società calabrese, per poi passare, nella stagione successiva, ad allenare il Vittoria in C2. Ottiene un’inaspettata promozione con il club ragusano, restando poi lì per la stagione successiva, prima di essere esonerato dopo poche giornate e tornare al di qua dello Stretto. Di nuovo in amaranto, allena la Primavera per la stagione 2006/2007. Quindi nella stagione successiva, dopo l’esonero di Ulivieri, viene chiamato ad allenare la prima squadra, riuscendo nell’impresa di traghettare la Reggina verso un’insperata salvezza.Un 4-4-2 classico per la formazione “anti-Toro”, forte del fattore campo che per la squadra amaranto ha sempre rappresentato una fucina di punti. Partito Amoruso, là davanti Orlandi può contare su Corradi, che viene affiancato da Brienza, ma anche il nuovo acquisto Di Gennaro potrebbe agire da seconda punta. Tognozzi, Barreto, Sestu e Vigiani sulla mediana, con quest’ultimo solito avanzare per supportare le due punte. Rocciosa la difesa, con Lanzaro, Valdez, Cirillo e Costa a coprire la porta difesa da Campagnolo. Certo il Toro dovrà fare attenzione, perché Orlandi vuole a tutti i costi riscattare la sconfitta patita a Verona contro il Chievo ad opera di un rigore che, a suo dire, «non c’era». Il Granillo sarà una dura prova per De Biasi, che incontrerà la concretezza di Orlandi.