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Quagliarella: ‘Toro, scusa ma voglio batterti’

Redazione Toro News

E’ l’ex-di turno da cui bisogna guardarsi maggiormente. Con 10 reti fra campionato e Coppa Italia in 38 partite, Fabio Quagliarella, classe 1982, è stato uno dei protagonisti della sfortunata stagione 2004-05. Dopo un avvio...

E’ l’ex-di turno da cui bisogna guardarsi maggiormente. Con 10 reti fra campionato e Coppa Italia in 38 partite, Fabio Quagliarella, classe 1982, è stato uno dei protagonisti della sfortunata stagione 2004-05. Dopo un avvio brillante, ebbe un calo primaverile da cui seppe uscire con coraggio, umiltà e un gran destro dal limite di una partita difficilissima. Domenica ha segnato una doppietta spettacolare al Chievo, facendo un indiretto favore al Toro che rimane equidistante dalle due avversarie di Marassi: +5 dagli scaligeri, ma alla stessa distanza anche dai genovesi fermi a quota 13

Quagliarella, complimenti per i gol di domenica, ma com’è che al Toro certe cose non le venivano ?

"‘Ero più giovane, meno smaliziato e poi ho fatto due anni di esperienza. A ciò va aggiunto che con Novellino le cose vanno bene, davanti mi lascia parecchia libertà di movimento. Dalla trequarti in poi dice che posso fare cosa voglio, per cui ci provo senza problemi’.

L’impressione è che sia più sereno di quando giocava a Torino, è vero?

"‘Sì, lo sono molto di più rispetto al passato, sono più tranquillo vivo con più serenità anche quando le cose non vanno bene, sorrido sempre anche quando sbaglio e ho imparato che una prestazione sbagliata non è la fine del mondo’.

Come vive questa vigilia ? Sarà una settimana particolare ?

"‘Sarà una settimana tranquillissima, ma credo che domenica ci sarà un effetto speciale nel mettere piede allo stadio e giocare contro la squadra che mi ha cresciuto e lanciato nel grande calcio. Non posso nascondere che sentirò l’emozione’.

Che effetto le fa vedere il Toro in A, messo così ?

"‘Mi dispiace ma sono convinto che la squadra ci sia. Ci sono giocatori importanti però manca la fiducia che ti danno i risultati. L’allenatore è bravo, i giocatori ci sono, il pubblico è fantastico. E’ solo questione di tempo’

Cosa manca ai granata di oggi ?

"‘Non so dirlo nello specifico. Certo ci sono grandi pressioni, perché il Toro è una grande squadra a prescindere dai risultati, mancano forse i risultati’.

E forse un po’ di grinta...

"‘Non lo so. Penso che i giocatori non ci pensino, in campo ci vai per dare tutto, però magari capitano le giornate dove non ti riesce niente per quanto uno ci provi. Ci sono tanti componenti’.

Servirebbe un…Quagliarella ?

"‘No, assolutamente. Gli attaccanti che ci sono adesso sono grandissimi. Stellone segna bene, Abbruscato ha solo bisogno di tempo e di calma per quanto si possa stare tranquilli a Torino. Io sto facendo solo il mio dovere’.

Che ricordo ha della sua esperienza ?

"‘Uno in particolare: l’ultima partita prima del fallimento: gente che piangeva, io ero uno di quelli, ci siamo trovati smarriti, senza sapere cosa sarebbe stato del futuro. Avessimo saputo che c’era Cairo pronto saremmo andati via in pochi’.

Sente ancora qualcuno del “suo” gruppo ?

"‘Eravamo un grande gruppo molto affiatato, però con Comotto abbiamo giocato insieme anche l’anno scorso e siamo grandi amici. Con De Ascentis poi ho giocato due anni. Quanto fossimo grandi come gruppo lo dimostra il fatto che sento ancora un po’ tutti: Giacchetta, Maniero…’

Il 2006 è l’anno del centenario, per lei che è cresciuto al Toro cosa significa ?

"‘E’ un evento straordinario per la società e la sua gente. So che ci tengono tutti a fare un buon campionato. Possono farcela perché adesso siamo solo all’undicesima giornata’.

Tornerebbe ?

"‘Come faccio a dirlo? Il Toro è sempre il Toro, oggi sto bene sono, domani chissà, a Torino poi ho comprato casa e la squadra e la città mi hanno cresciuto. Per adesso alla Sampdoria sto benissimo’.

Pronostico per domenica ?

"‘Noi cerchiamo continuità dopo due trasferte perse. E’ poi questo è un campionato strano dove se fai un filotto di vittorie sei quasi in testa e se perdi due partite e ne pareggi una sei quasi sul fondo. Sarebbe bello se fosse così anche con le grandi squadre assenti. C’è grande incertezza perché un giorno puoi perdere con l’ultima in classifica e poi rifarti battendo la prima’.

C’è un giocatore con cui non vede l’ora di misurarsi nel Toro ?

"‘Sarebbe bello battere Abbiati che è un grande portiere e segnare a loro è sempre una bella soddisfazione’.