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Buongiorno verso la cessione: la panchina all’Europeo gioca a sfavore del Toro

Buongiorno verso la cessione: la panchina all’Europeo gioca a sfavore del Toro - immagine 1
Analizziamo le ragioni per cui la panchina del difensore granata non ha affatto giovato al Toro
Redazione Toro News

Il cammino dell'Italia all'Europeo è terminato con la pessima sconfitta contro la Svizzera. Gli azzurri sono tornati in Italia e ciò significa che in questi giorni avremo anche più chiarezza sul destino di Alessandro Buongiorno. L'interesse del Napoli di Antonio Conte era ormai noto da tempo, ma ogni discorso su trattative e decisioni era stato rinviato al termine dell'Europeo. Nonostante gli zero minuti disputati durante quest'ultima competizione il difensore centrale classe 1999 continua ad essere un nome molto conteso sul mercato, con i partenopei in prima fila, che continuano ad insistere con tenacia. Proprio ieri sera l'agente del canterano granata ha cenato con un rappresentante del Napoli. Le zero presenze di Buongiorno con gli azzurri potrebbero rivelarsi un fattore negativo per il Torino, che vorrebbe tenere il difensore. Analizziamo ora il perché.

I motivi per cui la panchina di Buongiorno all'Europeo ha fatto male al Toro

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Alessandro Buongiorno ha disputato zero minuti durante l'ultimo Europeo. Complice l'exploit di Calafiori il canterano granata ha seguito tutte le partite dalla panchina, senza mai entrare. Contro la Svizzera, con la squalifica del difensore del Bologna, sembrava che Buongiorno fosse destinato a partire da titolare, invece Spalletti ha preferito Mancini. Ragionando a freddo è possibile concludere che la panchina di Buongiorno con l'Italia non ha giovato al Torino principalmente per due motivi. La prima ragione è riassumibile in un discorso puramente legato all'immagine del giocatore. Il Torino sperava che con l'Europeo il difensore granata si sarebbe messo in mostra, attirando ancora più club e facendo dunque alzare il prezzo del cartellino. Non essendo mai sceso in campo, Buongiorno non è riuscito a mostrare il proprio potenziale e dunque il valore del giocatore non è salito. Per comprendere la seconda ragione per cui questo minutaggio nullo ha giocato a sfavore del Toro bisogna guardare alle scelte tecniche. Nel ballottaggio tra Buongiorno e Mancini, Spalletti con ogni probabilità ha preferito quest'ultimo perché vantava maggiore esperienza di caratura europea sulle spalle. Il Torino fino ad ora non è riuscito a garantire esperienze internazionali al canterano granata e nonostante anche il Napoli il prossimo anno non giocherà alcuna coppa europea, il progetto di Antonio Conte risulta ad oggi più convincente in ottica futura. Buongiorno stesso ha dichiarato che il proprio desiderio sarebbe giocare la Champions e dunque i dubbi sul suo destino diventano sempre più grandi.

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