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Questa è mentalità vincente!

Redazione Toro News
di Stefano Brugnoli  Tre punti importantissimi e pesantissimi che arrivano da Vicenza, non del tutto meritati non perché si sia giocato male ma perché il Vicenza ha fatto un ottima partita e nella ripresa soprattut

Tre punti importantissimi e pesantissimi che arrivano da Vicenza, non del tutto meritati non perché si sia giocato male ma perché il Vicenza ha fatto un ottima partita e nella ripresa soprattutto ha messo in difficoltà la squadra di Ventura.Un tempo per parte i granata, stasera in blu Savoia, meglio nella prima frazione e i padroni di casa che si rifanno nella ripresa. Il risultato di parità con gol avrebbe rispecchiato meglio l’andamento della gara, però il Toro a differenza degli scorsi anni non ha iniziato ad accontentarsi a dieci minuti dalla fine ma ha sempre cercato col gioco di portare a casa la partita.Ancora una volta le sostituzioni sono state determinanti, per la seconda volta su tre in maniera positiva, nella gara col Varese non hanno inciso mentre contro il Cittadella il cambio di modulo è stato deleterio, sarebbe stato molto meglio l’ingrasso di Darmian per Odu con spostamento di D’Ambrosio, da tempo in difficoltà, sulla linea dei centrocampisti. Questa sera è stato tolto Guberti che faceva fatica con Martinelli per inserire Verdi che di fronte a Pisano ha avuto vita facile come del resto l’ha avuta Stevanovic nel primo tempo. Tolto Sgrigna per Antenucci che si è calato subito nella parte anche se l’ex biancorosso non ha demeritato, anzi. Ma soprattutto inserito Ebagua al posto di Stevanovic ormai esausto con spostamento all’ala di Antenucci, in vece di sostituire il peri ruolo Bianchi. Questo cambio la dice lunga su come Ventura non si fossilizzi poi troppo sulle gerarchie di squadra ma cerchi di ottenere sempre il meglio dai giocatori a disposizione. Il gol infatti è venuto dalla parte sinistra con Antenucci che presa palla si è accentrato per poi buttarla nella mischia e da lì è nato il bel gol di Bianchi che ancora una volta ha dimostrato che quando calcia di prima intenzione senza pensarci troppo ha pochi rivali come realizzazioni.La mentalità vincente comunque nasce da lontano, nasce dal fatto di non gettare mai via la palla e di ricercare sempre il gol con azioni manovrate e ragionate senza giocare alla viva il parroco e sperare nell’aiuto divino per risolvere una partita. Nel gioco di Ventura il passaggio sul sostegno anche se questi è il portiere è sempre finalizzato al mantenimento del pallone e non è una scelta dettata dalla mancanza di idee.Oggi rispetto alle altre partite Ventura non ha fatto uso del turnover, la mia idea è perché questa assomiglia molto alla formazione base. Coppola e Guberti devono ancora far vedere il meglio del loro potenziale ma gli altri si stanno calando bene nella parte e le prestazioni sono lusinghiere.Nel reparto arretrato il più positivo e lucido è sempre Darmian, i due centrali hanno fatto un passo in avanti così come Parisi anche se quest’ultimo per il momento è l’anello più debole della catena.In mezzo Basha e Iori crescono di partita in partita e da sottolineare la prova dello svizzero-albanese che pur subendo il cartellino al primo minuto non è parso per niente intimidito nel corso della partita, fino a risultare uno dei migliori.Detto sopra dei due esterni, mi è piaciuta la coppia di attaccanti con Bianchi sempre più inserito negli schemi e Sgrigna sempre prezioso per la sua tecnica individuale al servizio della squadra.Con questa vittoria il Torino ha mantenuto la vetta della classifica e lunedì prossimo ci sarà la rivincita della finale playoff contro il Brescia che è a pari punti con il Toro. Mi auguro che l’arbitraggio sia all’altezza non come nella finale di andata e che il mister azzecchi la formazione non come fece il suo predecessore nella finale di ritorno. Se si verificheranno queste cose passeremo un altro lunedì in maniera serena.