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Questo Toro varrà anche di più, ma gioca solo metà partita…

Questo Toro varrà anche di più, ma gioca solo metà partita… - immagine 1
Tocco di Mano / Si assopisce come la Bella addormentata. Ma per risvegliarsi, gli serve un 'ceffone'
Manolo Chirico

È vero, ieri sera il Toro ha mostrato una gran bella reazione contro il Palermo. Lodevole quanto quella vista dopo il rigore realizzato da Vidal nel derby. E al pari della stracittadina, il piatto piange. Un solo punto in due partite, delle quali resta - e resterà ancora - l'amaro in bocca. La classifica non è delle migliori e forse non rispecchia completamente il vero valore di una squadra che avea - e forse ha ancora - qualche problema di autostima. 

Le parole di Bovo nel pre-partita sembravano quasi un grido, un mantra recitato a più riprese da gran parte dei tifosi e probabilmente anche dal gruppo: Cerci e Immobile non ci sono più, Cerci e Immobile non ci sono più, Cerci e Immobile non ci sono più. Basta parlarne. 

Considerando pertanto le ultime prestazioni, figlie del carattere e della grinta, prima ancora che della tecnica e della tattica; riavvolgendo il nastro delle conversazioni e delle dichiarazioni, possiamo dire che il gruppo ha finalmente preso piena consapevolezza dei propri mezzi?

Se così fosse, si potrebbe anche parlare di una squadra che ha davvero compiuto un grande passo avanti, ma questa andrebbe comunque considerata come un paziente ''a metà della cura''. Perché se è vero che questo Toro vale più dei punti che ha in classifica, è altrettanto vero che la squadra di Ventura ancora non riesce a giocare con intensità e concentrazione per 90' di fila più recupero. I granata di fatto giocano soltanto la metà delle partite, regalando spesso un tempo (o quasi) all'avversario. 

Era successo contro la Sampdoria, contro il Napoli, contro l'Atalanta, contro il Sassuolo. È successo anche ieri contro il Palermo. Attimi di gara in cui Toro non prova mai a cambiare passo, cerca di 'nascondere' la palla senza riuscirci e finisce per subire il gioco altrui. Come la Bella addormentata si assopisce e a risvegliarlo, non è propriamente il bacio del principe azzurro. È qualcosa di meno bello, senza dubbio meno romantico. E fa anche più male. È il gol dell'avversario, una sberla che scuote i granata, facendoli tornare in partita. Da qui nascono le reazioni e le (quasi) rimonte.

Non certo un toccasana per un squadra che fino a questo momento ha faticato e non poco a segnare. Ma questo è un altro discorso...