- Calciomercato
- Prima Squadra
- Giovanili
- TN Radio
- Interviste
- Mondo Granata
- Italia Granata
- Campionato
- Altre News
- Forum
- Redazione TORONEWS
MONZA, ITALY - AUGUST 13: Nemanja Radonjic of Torino FC is challenged by Marlon of AC Monza during the Serie A match between AC Monza and Torino FC at Stadio Brianteo on August 13, 2022 in Monza, Italy. (Photo by Emilio Andreoli/Getty Images)
Arrivato quasi in sordina nel mercato estivo, Nemanja Radonjic si è conquistato grande visibilità grazie alle sue prestazioni sul terreno di gioco. Nelle prime due apparizioni in maglia Torino, contro Palermo e Monza, si è mostrato pimpante, in forma e molto esplosivo, tanto da risultare il granata più pericoloso in zona gol. Ha mostrato qualche lacuna a livello di precisione sotto porta, ma, in compenso, è stato bravo a legare i reparti e nel puntare il dirimpettaio di riferimento con costanza.
Un impatto più che positivo quindi, quello di Radonjic con il mondo granata e, lo stesso Juric, che può tenerlo sott'occhio anche in settimana, non ha esitato a fargli i complimenti nel post-Monza. "Ha fatto due partite buone - ha detto il tecnico croato - cerca sempre di fare bene anche in allenamento. Ora deve continuare così". Bene anche nell'intesa con i compagni di reparto, specialmente quella con Sanabria, apprezzata anche da Juric, che a tal proposito ha detto: "Radonjic e Sanabria hanno lavorato insieme per quaranta giorni, hanno affinato l'intesa. Penso che abbiano fatto una buona partita".
Ora, dopo l'esordio "morbido" con il Palermo, e dopo il match con il Monza, il livello degli avversari si alza ancora. All'Olimpico Grande Torino, sabato 20 agosto arriva la Lazio, e, per Radonjic, considerata anche l'assenza di Miranchuk, arriva una ghiotta occasione per dimostrare di poter essere straripante anche contro squadre di alto calibro. Inoltre, è chiamato a dare anche quella continuità di rendimento che tanto gli è mancata in passato. Il monito di Juric in tal senso è arrivato forte e chiaro dopo la vittoria con il Monza: "Ha sempre avuto i colpi ma gli mancava tutto il resto: capire il gioco, la continuità".
© RIPRODUZIONE RISERVATA