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Torna il campionato di Serie A e torna "Parola al Mister" di Serino Rampanti, l'ormai tradizionale appuntamento post-partita in cui l'apprezzatissimo ex calciatore e allenatore granata condivide con Toro News alcuni spunti di riflessione intorno al mondo del Torino. Ecco il primo appuntamento, tra la vittoria contro il Sassuolo e la trasferta di Europa League contro il Wolverhampton.
Serino, innanzitutto bentornato ancora una volta.
"Ben ritrovati a voi, per me è un piacere questo appuntamento in cui da tifoso granata quale sono cerco di analizzare, sulla base delle mie esperienze personali, le tematiche principali sulla mia squadra del cuore. A volte ripenso alle valutazioni e alle considerazioni passate, esposte su queste colonne, con le quali ho cercato a volte di pungolare qualche giocatore, altre volte di stimolare la discussione tra i lettori del nostro sito. A tal proposito mi sono reso conto che a volte si leggono considerazioni molto interessanti da parte di persone che conoscono la storia del Torino e dimostrano competenza. Da parte mia c'è sempre il rispetto per chi ha opinioni diverse, ma non per chi insulta gratuitamente; spero che non si verifichino più episodi come quelli che l'anno scorso mi hanno indotto a sospendere le mie apparizioni".
Ci ritroviamo dopo una prima di campionato il cui risultato ha sorriso al Torino.
"Ripartiamo dal mercato fermo di quest'estate e dal gruppo che lo scorso anno ha raccolto 63 punti. A mio parere quest'estate si è sbagliato a ritenere attendibili i risultati ottenuti nei preliminari contro squadre ampiamente inferiori al Torino. Contro Wolverhampton e Sassuolo si è vista un'altra realtà. Ora c'è il ritorno in terra inglese: nel calcio mai dire mai, ma considerando le condizioni fisiche precarie della squadra mi sembra molto difficile che il Torino possa trovare le risorse per ribaltare il risultato, considerato che si è infortunato anche Ansaldi, uno che - se non si fermasse così spesso - sarebbe sicuramente un perno insostituibile della squadra".
La squadra di Mazzarri, nonostante le difficoltà, contro il Sassuolo ha dimostrato grande unione.
"Verissimo, ma non si può nascondere il fatto che nella fase finale del match il Torino è stato per larghi tratti tenuto sotto scacco dal Sassuolo nonostante una differenza di valori che a mio parere c'è ed è a favore dei granata. Nel calcio ci sta che se non chiudi la partita poi rischi di non vincere, ma mi preoccupa il modo con cui il Sassuolo ha preso possesso delle operazioni. Sirigu è stato bravo come al solito a proteggere il risultato, ma quando il portiere para tanto vuol dire che la squadra ha faticato. Ora ci sono Wolverhampton e Atalanta, non sarà facile, anche considerando che i bergamaschi sono apparsi in grande spolvero ieri e hanno fatto un grandissimo colpo acquistando Muriel. La stagione sarà dura e mi sembra ci siano diversi problemi da risolvere come il caso Nkoulou e la condizione non ideale di diversi giocatori. Mazzarri dovrà tirare fuori tutta la sua esperienza per gestire la situazione".
In passato sei stato tranchant con Zaza, quest'anno pare un altro giocatore.
"Sì, ma a mio parere deve ancora lavorare. Io aspetto a giudicarlo, da lui voglio regolarità. E poi in campo deve rimanere sempre lucido. Deve eliminare rincorse inutili e cartellini gialli evitabili".
A questo punto non posso non chiederti un parere sul caso Nkoulou.
"Ovviamente, noi non siamo dentro la società e quindi non possiamo avere piena contezza di quelle che sono state le dinamiche dell'accaduto. Sappiamo solo ciò che hanno detto Mazzarri e Cairo. Ma di certo non possiamo esimerci dal farci un'opinione su ciò che appare e dal riflettere sulle possibili conseguenze.
Nkoulou in questi due anni di Toro si è sempre comportato bene. In campo è sempre stato garanzia di continuità e qualità, fuori dal campo ha sempre dimostrato, a parole, coinvolgimento nelle avventure del Torino. Ha persino definito Mazzarri come un secondo padre. Allora cosa può essere successo? Io credo che al procuratore sia giunta almeno un'offerta importante. La situazione mi pare simile a ciò che è successo in altre circostanze, con la differenza che mai come quest'anno Cairo ha detto e ridetto di voler trattenere tutti i giocatori migliori. Arrivati a questo punto del ragionamento ti faccio un paragone".
Prego.
"Una decina di anni fa il patron della Lazio Lotito si trovò in una situazione molto simile con il portiere Marchetti, che allora era nel giro della Nazionale. Non firmò il rinnovo e puntò i piedi per andarsene. Lotito allora che fece? Lo tenne ugualmente. Questa decisione è stata una pietra su cui edificare la realtà della Lazio di oggi, che è squadra che stabilmente lotta per le coppe europee e di tanto in tanto si toglie pure la soddisfazione di alzare un trofeo. Ecco, se potessi a Cairo suggerirei di seguire questo esempio. Tenga Nkoulou anche controvoglia. Perderebbe soldi ma farebbe capire che tipo di società è il Torino, e secondo me piano piano il giocatore tornerebbe arruolabile. Sarebbe una decisione dirompente in grado di sancire un cambio di passo nelle strategie societarie. Diversamente, cedere alla volontà del ragazzo sarebbe sintomo di mancanza di ambizione".
Al posto del camerunese hanno giocato Bremer e Bonifazi: come ti sono sembrati?
"Bremer mi è piaciuto, bravo a Mazzarri che ha visto in lui il potenziale per diventare una certezza e bravo a lui che ha sfruttato le occasioni diventando un titolare. Bonifazi non ha fatto male ma mi prendo ancora qualche partita per giudicarlo compiutamente".
Infine, come giudichi il fatto che la società abbia ritenuto di arrivare a fine agosto senza aver acquistato un singolo giocatore?
"Ho letto che un altro noto ex giocatore granata si è sbilanciato apertamente, dicendo che il club avrebbe dovuto investire sul mercato prima del preliminare contro il Wolverhampton. Su questo ho qualche riserva. Ripeto, non siamo dentro la società e non possiamo sapere quali sono state le dinamiche, magari hanno provato a prendere qualcuno ma per ora non ci sono riusciti per motivi diversi. Per molti si è ambiziosi solo se si fanno investimenti da 30 milioni. In generale dico che chi sa operare bene può alzare la qualità della squadra anche spendendo relativamente poco. Nel Sassuolo ad esempio ho visto un Boga pazzesco; negli ultimi venti minuti da solo ha messo in ginocchio il Toro. E non parliamo di un giocatore che costa cifre inavvicinabili. Questi sono i giocatori che secondo me servirebbero".
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