Appuntamento estivo con Rosario Rampanti, da tempo nostro stimatissimo opinionista: stavolta non si parla di temi di campo, ma l’ex calciatore e allenatore granata- in veste di vice presidente della Fondazione Filadelfia - ci tiene a raccontarci quanto accaduto durante il Consiglio d’Amministrazione della Fondazione tenutosi ieri.
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Rampanti: “Cairo e Moretti al Cda della Fondazione Filadelfia: che bella sorpresa”
Serino, che appuntamento è stato quello di ieri?
“Ho constatato con piacere che il presidente della fondazione, Luca Asvisio, ha avuto la giusta sensibilità di invitare ad un CdA così importante anche il presidente Urbano Cairo, che ha partecipato in compagnia di Emiliano Moretti, recandosi negli uffici del dottor commercialista Asvisio in zona Crocetta. La cosa ci ha fatto molto piacere, non perché Ferrauto – consigliere d’amministrazione del Torino e della Fondazione - sia mancato in qualcosa, anzi è sempre stato bravissimo nel difendere le ragioni del Torino e della Fondazione. Ma il fatto è che abbiamo avuto tutti la certezza che il passaggio attuale che attraversa la Fondazione, cioè lo svolgimento delle procedure per l’inizio dei lavori del secondo lotto, stia molto a cuore al Torino. Quindi la partecipazione di Cairo ha questo significato: ha grande rispetto per la Fondazione. Per questa ragione ci ha fatto molto piacere”.
Di cosa si è parlato?
“Si è parlato di affrontare finalmente con decisione il prosieguo dei lavori del secondo lotto, che consistono nella realizzazione di una sala mensa per i giocatori, nonché di altri servizi nei locali sotto la tribuna come sale di assistenza medica o per i massaggi. Cose che possono sembrare secondarie ma non lo sono perché si tratta di particolari che spesso fanno apprezzare una società più di un'altra ad un calciatore”.
Quali sono questi particolari?
“Ad esempio nei giorni di doppio allenamento, al Filadelfia in questo momento non c’è una sala relax dove i giocatori possono recuperare le forze tra una seduta e l’altra. Una cosa importante dal punto di vista pratico e logistico se si considera che, come ci auguriamo tutti, il Torino quest’anno dovrà fronteggiare a lungo tre competizioni. Da parte del Torino e della Fondazione c’è la volontà di affrontare questi temi con decisione. Sono cose che la squadra e il tecnico reputano importanti per il loro lavoro quotidiano. Da parte della Fondazione c’è tutto la buona volontà di risolvere la questione il prima possibile”.
Quali sono i prossimi passaggi?
“Il Torino e la Fondazione dovranno individuare la via più breve per realizzare questi lavori a norma di legge”.
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