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"Sulla questione dell’agibilità tolta al Filadelfia tutti hanno espresso la loro posizione: prima il Comune, con un comunicato stampa del Gabinetto della Sindaca, poi il Torino FC attraverso il proprio sito ufficiale, infine la ditta costruttrice dell’appalto, la CS Costruzioni, tramite le parole del suo titolare Carlo Fornaca. All’appello mancava la Fondazione Filadelfia: Rosario Rampanti, presidente ad interim dell’ente che ha promosso la ricostruzione dello storico centro sportivo (nonchè opinionista sportivo sulle nostre colonne), dice la sua, per sopire polemiche su una questione che va ricondotta alle sue giuste dimensioni.
"Serino, il comunicato del Torino FC parla di “problematiche strutturali” che non sarebbero ad esso riconducibili. La C.S. Costruzioni sottolinea di aver adempiuto puntualmente ai lavori che erano stati richiesti nel progetto. Facciamo ordine?
"“La Fondazione ha adempiuto con puntualità ed oculatezza a tutte le varie fasi che hanno fatto sì che rinascesse il Filadelfia. Io, da ultimo entrato, faccio i complimenti a tutto il CdA che ha seguito l’intero percorso che ha portato alla rinascita del Filadelfia. La Fondazione ha fatto tutto quel che doveva fare. Io ho l’impressione che la cosa sia stata messa in evidenza in modo anche sproporzionato. Teniamo presente che le cose da mettere a posto secondo me sono circoscritte al garage. Che ha circa 42 posti macchina. Sono da fare poche cose. Cosa è successo, recentemente, che acuisce questi problemi?I fatti di piazza San Carlo, che giustamente mettono in allarme chi ha il dovere di controllare, ossia la Commissione di Vigilanza del Comune. È giusto che sia così. Il loro intento è salvaguardare prima di tutto il pubblico, ma poi anche loro stessi, che rilasciano i permessi e hanno serie responsabilità riguardo agli atti che emanano. Io credo che tutti stiano facendo il loro dovere”.
Quali sono le criticità di cui si parla?
"“Il Torino deve adempiere a qualche piccolo accorgimento: ad esempio affinare e comprendere le procedure di evacuazione, con il Responsabile della sicurezza che deve perfezionare le procedure di richiesta di intervento dei soccorsi; vanno sistemate le lampade di emergenza poste nel garage, che se succede qualcosa devono accendersi in automatico e inoltre, secondo alcuni calcoli, già in condizioni normali non emettono abbastanza luce; i collari antincendio delle serrande tagliafuoco, vanno cambiati. Sono piccolissime cose che diventano enormi se mai succedessero eventi imprevedibili”.
La ditta costruttrice ha davvero eseguito i lavori nel migliore dei modi?
"“In Italia possiamo citare mille esempi di opere pubbliche rimaste inutilizzate o addirittura iniziate e poi non terminate, tra ricorsi, sentenze e problemi burocratici. Nel caso del Filadelfia, abbiamo avuto a che fare con gente seria. La Fondazione inoltre si è affidata ad un ente superiore, per predisporre l’appalto: SCR, ente della regione. Poi, può essere stato commesso qualche piccolo errore che può diventare grande se succede qualcosa. In ogni caso io non vedo motivo per tutto questo allarmismo. Che cosa è successo, in sostanza? Che i giocatori lasciano per qualche giorno le loro macchine sul piazzale anziché metterle nel garage”.
Cosa succederà martedì, alla riunione con i referenti tecnici del Comune? La questione sarà risolta una volta per tutte?
"“In quella riunione verificheranno se queste cose contestate, saranno state sistemate. Se ci sarà la Fondazione? La Fondazione non è che sia direttamente coinvolta… ha pagato tutto ciò che doveva pagare. Tutti i membri del Cda: Salvadori, Vignale, Beccaria, Voltolini, Ferrauto, si sono comportati tutti bene. Come segretario abbiamo un importante dirigente comunale come il dott. Ferrari. Io da quando sono arrivato ho trovato dei lavori ben fatti e nessun grande problema da risolvere. Nessun membro della Fondazione, tra l’altro, era presente durante il sopralluogo della Commissione. Io, comunque, ho la ragionevole aspettativa che per sabato prossimo, quando è in programma la prossima partita interna della Primavera, tutto sarà già stato risolto”.
Il Filadelfia, in tutto questo tempo, è stato aperto ogni volta attraverso delle deroghe. È così?
""È sempre stato aperto in deroga; la Commissione aveva già rilevato nei precedenti sopralluoghi qualcosa da sistemare, e aveva concesso le deroghe richiedendo appunto che fossero sistemate. Non è stato così, evidentemente qualcuno ha “dormito”. I responsabili del Comune è giusto che abbiano cautela. Comunque ci vuole buonsenso nel giudicare le situazioni. I tifosi devono stare tranquilli, presto il Filadelfia sarà di nuovo agibile, e così i calciatori, che tra pochi giorni potranno rimettere le macchine nel garage".
"Passiamo ad altri temi relativi al Filadelfia: i nomi sulle lastre? Tra coloro che hanno versato il relativo contributo, c’è chi si è lamentato per i ritardi nell’effettuazione dell’apposizione dei nomi sui pannelli che costeggiano il piazzale della Memoria.
"Io vorrei spiegare che per fare ogni lastra bisogna raggruppare 280-300 nomi. Non è che una lastra si può smontare e rimontare all’infinito per incidere un nome alla volta. Quando viene raggiunta la giusta quantità di nomi, a seconda della loro lunghezza, si prende la lastra e si va a incidere i nomi. Coloro che hanno versato i 100 Euro stiano tranquilli".
Lamentele ci sono state anche per quanto riguarda i seggiolini della Tribuna centrale “acquistati”: c’è chi ha pagato e non vede ancora la targhetta sul proprio posto.
"“Abbiamo appena commissionato una buona quantità di targhe. Credo che passeranno una o due settimane. Quanto tempo dipenderà dalle aziende. Sono cose che vengono gestite dai volontari della Fondazione, gente da apprezzare, che ci danno un grande aiuto. Le fatture sono state emesse, i nomi verranno incisi, i seggiolini arriveranno. Anche qui, abbiamo dovuto aspettare che si raggiungesse un certo numero. Non è che si possono far partire dieci/venti/trenta ordini alla volta”.
Il Torino FC ha eseguito i pagamenti per i seggiolini che Urbano Cairo ha promesso il giorno dell’inaugurazione?
"“La società granata si è impegnata ad effettuare il pagamento attraverso versamenti scaglionati sino ai primi di gennaio; a quella data si potrà dire che Cairo avrà comprato effettivamente i seggiolini, Sono arrivati anche una parte dei fondi raccolti attraverso i seggiolini comprati dai giocatori. Ricordiamo che comunque parliamo di offerte, non di impegni scritti. Quindi la Fondazione a un certo punto deve anche limitarsi ad incassare e ringraziare”.
"Infine, i lavori per il secondo e terzo lotto: è vero che è tutto fermo perché la Fondazione non ha un presidente?
"“Il 15 novembre facciamo il prossimo CdA. La Fondazione non è ferma, anzi sarà la seconda occasione in cui si proseguirà nel percorso volto alla realizzazione del secondo lotto. Stiamo iniziando a mettere giù i tasselli. La Fondazione funziona correttamente, anche se ovviamente aspettiamo che arrivi il delegato del Comune”.
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