Il Torino riprende la sua marcia in campionato ritrovando l'antica solidità, fermando il Napoli sullo 0-0. E Rosario Rampanti, nel nuovo appuntamento della rubrica "Parola al Mister", analizza con la consueta lucidità i temi principali in casa granata. "Voglio fare una premessa: avevo già detto che spesso mi fermo a leggere i commenti sotto i nostri articoli. Ebbene, devo dire che ultimamente sto leggendo anche cose molto interessanti, da parte di lettori che sanno interpretare le situazioni di gioco e la caratura dei calciatori. A volte mi pare di leggere commenti da parte di professionisti del pallone!"
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Rampanti: “Toro, ecco la mia ricetta per fare un buon campionato”
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Torniamo ai temi di campo: cosa ci ha lasciato in eredità la partita tra Torino e Napoli?
"Dopo il Parma avevo evidenziato alcuni fattori che avrebbero potuto portare a miglioramenti nel rendimento della squadra. Avevo in particolare parlato del tema Nkoulou, del fatto che alcuni giocatori - come Laxalt, Verdi e lo stesso Nkoulou - avrebbero prima o poi trovato la condizione migliore, e del fatto che comunque il Torino ha quei sette-otto giocatori di alto livello necessari per pensare di fare un ottimo campionato. Ebbene: col Napoli Nkoulou ha superato l'esame più difficile, quello psicologico, perchè non era facile per lui tornare a giocare davanti al pubblico di Torino. E ha dimostrato, se ce ne fosse ancora bisogno, di essere uno dei migliori centrali in circolazione. Poi Verdi e Laxalt hanno dato segnali incoraggianti verso un sempre miglior inserimento in questo gruppo. Infine, quei famosi sette-otto giocatori di livello hanno confermato di esserlo".
Parliamo proprio di Verdi e Laxalt: da cosa deriva il tuo commento positivo?
"Verdi mi è piaciuto per l'impegno nel proporsi di continuo, nel dettare il passaggio e nelle conclusioni di sinistro, che seppur terminate fuori sono state una dimostrazione di capacità e coordinamento anche con l'altro piede. Non può essere ancora il giocatore visto in passato a Bologna perchè un'annata di poca continuità come quella vissuta a Napoli lascia delle scorie, ma se continuerà di questo passo presto vedremo tutto il suo valore e il Torino non potrà che beneficiarne. Laxalt mi è piaciuto ancora di più, forse perchè più avanti atleticamente. Onestamente devo dire che al suo arrivo ero scettico; forse aveva bisogno di ritrovare stimoli ed entusiasmo, cose che al Milan non aveva. Tutti e due sono giocatori di valore e il loro apporto è molto importante per la squadra. Nell'economia di gioco di un collettivo le prestazioni del singolo sono determinanti; basta che pochi giocatori tradiscano, come successo a Parma, e ne risente tutta la squadra. Basta anche un solo errore per compromettere una parte di stagione. Ora c'è ancora tempo per recuperare, ma devono esserci secondo me alcuni presupposti".
Quali?
Li elenco così. 1) I tre elementi sopracitati (Verdi, Laxalt e Nkoulou), ma anche altri - e mi vengono in mente Rincon, che ha giocato gli ultimi 20 minuti praticamente sulla linea dei difensori, e Baselli, che ha dovuto chiedere il cambio - devono dimostrare altri progressi dal punto di vista atletico. Tutti i giocatori, insomma, devono mettersi al pari dal punto di vista fisico. 2) Serve ritrovare a breve Iago Falque in perfetta autonomia dei novanta minuti: è un giocatore importante che può dare molto. 3) La difesa deve ritrovare continuità e tornare ad essere un punto forte; in tal senso mi auguro che Lyanco possa sempre giocare con l'efficacia e la semplicità vista contro il Napoli, evitando con cura la tendenza a strafare che ogni tanto ha messo in evidenza in passato. 4) Si trovi una precisa fisionomia tecnico-tattica, dando continuità alle scelte fatte col Napoli.
Ti ha convinto lo schieramento che prevedeva una difesa a quattro che diventava a tre in fase di costruzione?
"Sì, mi ha convinto, anche perchè a mio avviso è un passo avanti verso lo schieramento di un 3-4-2-1 (o 4-3-2-1 secondo lo stesso meccanismo) che possa prevedere l'inserimento di Falque dietro a Belotti al fianco di Verdi. Sono molto curioso di capire cosa accadrà quando i tre giocheranno insieme; avere due trequartisti di qualità, in aggiunta ai cross di un esterno come Ansaldi, può rivelarsi determinante per fornire più rifornimenti in area a Belotti".
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C'è chi dice però che contro questo Napoli sottotono il Torino avrebbe potuto puntare con maggior decisione alla vittoria.
"Può essere vero, ma anche il pareggio è un buon risultato; dà tranquillità e morale. L'importante è che nessun giocatore pensi di aver fatto chissà che cosa. L'unico dato sicuro è che dall'arrivo di Mazzarri il Torino è diventato squadra che dà fastidio al Napoli invece che subirlo in modo importante come in passato. I giocatori devono pensare solo alla prossima gara".
Che vedrà il Torino affrontare una squadra con meno potenziale tecnico come l'Udinese.
"Il giocatore di livello è colui che non ha mai cali di rendimento perchè sa affrontare tutte le partite con la stessa mentalità, a prescindere dalla caratura dell'avversario. Evidentemente il Torino ha ancora troppi giocatori che non fanno questo tipo di valutazione. Mazzarri lo sa meglio di tutti e ci lavorerà sopra. L'auspicio è che non si ripetano più partite totalmente sbagliate come quella contro il Lecce; le lezioni del passato servono a fare esperienza e non ripetere i medesimi errori".
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