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Ranieri scherma con sagacia Juric: proposta offensiva granata insufficiente

Andrea Calderoni
Andrea Calderoni Caporedattore centrale 

Dopo i primi novanta minuti del campionato il confronto tra il tecnico granata e il suo avversario rossoblù premia quest'ultimo

Lo 0-0 nella prima giornata di Serie A soddisfa certamente più il Cagliari di Claudio Ranieri che il Torino di Ivan Juric. Dal punto di vista tattico Ranieri ha preparato alla grande la partita e ha imbrigliato il Torino in fase offensiva. Non è un caso che le principali chances da gol dei granata siano state prodotte sugli sviluppi di calcio d'angolo, segno che il Cagliari ha concesso veramente poco nella propria trequarti. Ranieri ha dimostrato di avere in mano un Cagliari dai mille volti capace di adattarsi agli avversari. Per la trasferta sotto la Mole, a sorpresa, ha scelto una retroguardia a tre e così si è schierato a schermo, ostacolando la fase di impostazione dal basso del Torino. In effetti, anche con la coppia di centrocampisti più tecnici del lotto, ovvero Ricci e Ilic, i granata hanno faticato a tenere in mano il pallino del gioco sia nel primo tempo sia nel secondo. Probabilmente l'unica finestra favorevole al Torino è stata quella rappresentata dai primi dieci minuti scarsi della ripresa quando il Cagliari ha mantenuto un baricentro un po' più basso e ritmi leggermente più blandi.

Le mosse tattiche di Ranieri per schermare il Torino

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Fin dal calcio d'inizio si è visto come Ranieri abbia chiesto a Nandez di giocare un po' più alto, in zona trequarti, per portare il primo pressing su Ricci o Ilic. Nandez ha agito insieme a Luvumbo e a Oristanio. Le accelerazioni dei due giocatori rossoblù sono state quasi sempre arginate dalla difesa granata, che pur tra qualche piccola sbavatura si conferma il punto forte della squadra. L'ispirazione offensiva è stata invece insufficiente, così come l'apporto dalle corsie esterne. Detto dei meriti del Cagliari ed evidenziati ancora una volta gli effetti del caldo torrido, bisogna aggiungere che gli interpreti offensivi del Torino non si sono rivelati all'altezza della situazione. Radonjic, non in perfette condizioni, è subentrato nella ripresa a Karamoh ma non ha inciso a dovere. Ci sono state un paio di sue accelerazioni, ma sono apparse isolate e improduttive. Come ha giustamente analizzato Juric, "era tutto un uno contro uno e quando è così conta la qualità individualee siccome gli avanti granata hanno latitato, le occasioni sono state poche e il Torino è risultato asfittico.

Le sostituzioni di Juric: Radonjic non incide. Gli esterni non vengono toccati

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Come accennato, dal subentrato Radonjic era lecito aspettarsi qualcosa in più perché è stato uno dei giocatori offensivi più pericolosi nel precampionato. Bisogna segnalare che Juric non ha effettuato sostituzioni sulle corsie esterne lasciando in campo 9 minuti Bellanova e Vojvoda. Questa è un'assoluta novità per il tecnico granata che quasi sempre cambia almeno uno dei due esterni. La rosa attuale è sguarnita da quel punto di vista e così Bellanova e Vojvoda si sono dovuti sobbarcare l'intero minutaggio. In un'altra situazione Bellanova sarebbe uscito, anche perchè ha iniziato la preparazione con una dozzina di giorni di ritardo. Gli sarebbe toccato lo stesso trattamento di Ricci, il quale ha disputato, non senza difficoltà, tre/quarti di gara prima di lasciare spazio a Linetty. In tanti si sono chiesti perché non inserire Tameze ma Juric ha detto che l'ex Verona ha ancora bisogno di tempo per tornare sui livelli ottimali. Al suo posto è stato preferito Linetty, che ha giocato un buono spezzone. Per quasi 20 minuti Sanabria e Pellegri hanno giocato uno affianco all'altro e, se vogliamo, anche questa è stata una particolarità. Non si è trattato, però, di una vera doppia punta visto che Sanabria con l'ingresso di Pellegri si è portato sulla destra della trequarti: una mossa pensata da Juric al fine di togliere il paraguaiano dalla marcatura di Dossena, che ha quasi sempre vinto i duelli contro di lui. Anche questo accorgimento è stato però improduttivo, come quello di inserire Zima per Rodriguez in modo da spostare Buongiorno a sinistra in difesa per cercare di sfruttare la sua spinta, e quello di gettare nella mischia anche Verdi in luogo di Sanabria, in modo da tornare a un 3-4-2-1 più classico. Juric, insomma, a gara in corso ha cercato delle variazioni per sfuggire alla gabbia costruita da Ranieri, ma non ha ottenuto l'esito sperato.


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