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Focus on Amauri/ L'attaccante granata giovedì sera dovrà dimostrare di essere un bomber che si esalta in Europa. La grinta non si discute, ora si deve sbloccare
"Arrivato allo scadere di un calcio mercato conclusosi senza un botto, Amauri non ha certo un compito facile. Pur non essendo il sostituto naturale, per quanto riguarda la sua posizione in attacco, né di Immobile né di Cerci, il reparto è lo stesso e i paragoni con i numeri della passata stagione si sprecano e sono impietosi. Già nel giorno della firma è esploso lo scetticismo in quanto sembrava che il brasiliano fosse decisamente lontano dal suo peso-forma. L'impressione si è subito dimostrata sbagliata (Amauri stesso in conferenza stampa dimostrò di non essere sovrappeso), ma è una chiara espressione di come l'ambiente granata abbia accolto con scetticismo il nuovo arrivo.
"L'attaccante, si può dire, per ora non ha certamente sorpreso. Le previsioni estive attorno ad un colpo avvenuto in extremis e di non più giovane età, sembrano oggi rivelarsi esatte. Nulla però è ancora compromesso. Contro il Club Brugge il brasiliano ha l'occasione di scrollarsi di dosso quest'aura negativa che si è andata a creare intorno al suo rendimento con una grande prestazione. L'ultimo ed unico gol con la maglia granata risale ad un mese fa circa, quando proprio in Europa League Amauri timbrò il cartellino per il definitivo 2-0 contro l'Helsinki, sotto la Maratona. La sua esperienza europea unita a quella di Quagliarella non è certo un dato indifferente e potrà essere utile per tutta la squadra. La sua non più giovanissima età (34 anni), rappresenta invece un problema. Il suo utilizzo non può infatti essere continuo, e Ventura stesso ha evidenziato come il giocatore non possa giocare ogni tre giorni. Come ragionamento non fa una piega, e la colpa non è di Amauri. Visti i numerosissimi appuntamenti di questa stagione, però, ci si chi chiede se non sia stata una scelta affrettata acquistare un giocatore da impegnare così poco (tenendo anche conto delle poche alternative in avanti).
"L'impegno, è giusto dirlo, non è mai mancato. L'attaccante naturalizzato italiano in campo non si risparmia mai, lottando come un leone su ogni palla e inventandosi anche recuperi prodigiosi. Proprio per questo la sfida di Europa League può rivelarsi decisiva per passare dalla buona volontà ai fatti, perché in fondo sono questi che contano. Giovedì sera è presumibile che il Bruges primo in classifica tenti di blindare la qualificazione, magari scoprendosi leggermente: è in questo frangente che Amauri dovrà finalmente tornare a colpire. Le sue qualità sono indiscusse: insieme a Quagliarella sembrerebbe proprio lui l'indiziato numero uno per curare il mal di gol che affligge i granata. Sempre in attesa di gennaio, dove Cairo dovrà intervenire con convinzione sul mercato.
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