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Ricci? Bravo, ma deve migliorare. Juric lo sprona dopo Torino-Napoli
Ricci è stato uno dei colpi del mercato di gennaio del Toro. Il centrocampista di Pontedera si era fatto notare per le qualità tecniche ad Empoli, tanto da attirare su di lui anche l'attenzione di Mancini. Attento in copertura e bravo in fase di costruzione dell'azione: è uno dei prospetti più interessanti del calcio italiano. Il presidente Cairo ha fatto un investimento non indifferente per regalare a Juric il regista toscano.
L'ARRIVO AL TORO - Juric non ha subito messo titolare Ricci. Il ragazzo ha dovuto dimostrare di meritarsi il posto e il suo esordio è avvenuto solo il 27 febbraio nella sconfitta contro il Cagliari: ha sostituito per gli ultimi minuti del match Lukic. La prima gara dal primo minuto è stata la domenica successiva a Bologna. Al termine di quella partita il tecnico spese ottime parole nei suoi confronti: “Non mi è dispiaciuto: un giocatore di geometrie e meno di forza. Sono rimasto bene, sta lavorando bene, è un ragazzo del 2001 che può crescere su tutti i livelli. La sua è stata una partita solida e buona”. Anche Ricci rilasciò dichiarazioni molto positive: "Io ho cercato di fare del mio meglio, preferisco palla a terra e possesso, ma sto entrando in questo modo di giocare, più contrasti e seconde palle. Da un mese vivo lo spogliatoio e l'ambiente, fin da subito mi sono trovato molto bene qui. Sto cercando di dare una mano in campo, oggi sono capitati i 90 minuti e ben venga, spero possa capitare più spesso". Quindi, dopo un mese in sordina, il classe 2001 ha potuto mostrare le proprie qualità, facendosi notare per l'abnegazione e la diligenza.
IL PERCORSO - Dopo la partita del Dall'Ara, Ricci è rimasto in panchina per quasi la totalità dei minuti nei match contro Inter (solo otto minuti giocati) e Genoa. Contro la Salernitana il toscano ritrova la maglia da titolare e il Toro torna a vincere dopo più di due mesi. Juric commentò così la sua prestazione: "Lui è abituato a fare il play e vuole giocare molto. Per me deve migliorare tanto nella dinamicità e nel gioco, anche nel contrasto. Ha senso di gioco e nel muovere la palla. Deve migliorare in dinamicità con qualche colpo di testa e inserimenti, lui lo sa e sta lavorando molto, crescendo tanto". Dopo l'Arechi è stato impiegato per ben tre partite da titolare per tutta la durata del match contro Milan, Lazio e Spezia. Contro il "suo" Empoli è entrato solo nel finale aiutando a determinare il risultato finale a favore dei granata.
MEZZO PASSO FALSO - Juric ha usato parole molto severe per descrivere la sua performance contro i partenopei: "Deve alzare il livello se vuole giocare. Deve alzare il livello in assoluto, lui si è messo in discussione e lavora ma penso che a certi livelli deve andare...non più forte però penso che si nota che ha grande applicazione, ma bisogna rubare palla e giocare meglio tecnicamente. Ho notato che abbiamo rubato meno palloni e quando fai la scelta di certi giocatori la rubi di meno. Bisogna pensare a quello, alzare il livello tecnico ma anche andare a conquistare la palla, lui su questo deve ancora crescere tanto". Ricci è un calciatore di indubbie qualità e questo finale senza troppe responsabilità lo sta aiutando a migliorare. Il suo percorso, però, non è ancora completo. Il tecnico granata gli chiede una maggiore determinazione nei contrasti. Contro Verona e Roma avrà ancora le sue possibilità per provare a ribaltare il giudizio negativo di Juric e tornare ai livelli già visti in precedenza.
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