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Ricci rinnova fino al 2028: sullo sfondo una maxiplusvalenza

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Il centrocampista toscano ha rinnovato il suo contratto che sarebbe scaduto nel 2026
Giacomo Stanchi
Giacomo Stanchi Redattore 

Samuele Ricci è arrivato a Torino nel gennaio del 2022 dall'Empoli. Il regista è cresciuto. Dalla timidezza iniziale, dovuta anche ad una struttura fisica più debole di quella attuale, è uscito una personalità importante che lo ha fatto imporre anche nella Nazionale di Luciano Spalletti.

Torino, la riconoscenza di Ricci

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Samuele Ricci avrebbe potuto tirare la corda, evitare il rinnovo e andare in scadenza l'anno prossimo. Invece, ha preferito rinnovare fino al 2028. Si tratta di tre anni. Il giocatore non è stato blindato e probabilmente regalerà una maxiplusvalenza al club visto che è arrivato per meno di dieci milioni di euro. Ricci è un giocatore di sicura crescita, è un classe 2001 e può ancora fare il salto nel grande calcio. Ha la stima del CT e in Nazionale ha dimostrato di essere quel calciatore da chiamare quando c'è bisogno di cambiare la partita.

Torino, Ricci e le plusvalenze

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Non dovrebbero scandalizzare il rinnovo e una possibile cessione di Ricci. Un calcio sostenibile si autoalimenta in questo modo, lo ha dimostrato il progetto vincente dell'Atalanta. Il problema, piuttosto, sarebbe quello di non pensare ad una crescita a livello economico e sportivo. Le plusvalenze dovrebbero garantire la possibilità di prendere nuovi calciatori di livello in grado di sostituire chi parte e di migliorare la rosa. Il Torino di Cairo non sempre è in riuscito a farlo: questo non è avvenuto con Bellanova e Pedersen la scorsa estate ad esempio oppure più indietro nel tempo con Cerci e Amauri. Il rinnovo di Ricci rimane, comunque, un'ottima notizia per tutto l'ambiente granata.

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